Antenne, Vodafone ha debiti col Comune per 100 mila euro
BELLUNO. Ammonta a quasi 100 mila euro il debito di Vodafone Omnitel nei confronti del Comune di Belluno. Il gestore di telefonia mobile è uno dei quattro presenti sul mercato nazionale con impianti installati in siti di proprietà comunale, ma dalla fine del 2010 non paga l’indennità di occupazione di quei siti e si rifiuta di accettare le condizioni fissate dalla giunta di Palazzo Rosso per le future concessioni. A fine luglio l’amministrazione comunale ha fissato le nuove tariffe, che hanno trovato la disponibilità di Telecom Italia spa, Wind e H3G, mentre è ancora lontano un accordo con Vodafone che a questo punto verrà messo in mora a tutela del credito e al fine di regolarizzare l’occupazione dei siti, occupazione che a questo punto è priva di titolo.
Impossibile al momento capire come andrà a finire. Con la messa in mora il Comune indicherà a Vodafone una data ultima di scadenza per il pagamento dei canoni arretrati e degli interessi maturati, poi si cercherà di capire se la ditta accetterà i nuovi canoni fissati dal Comune o se deciderà di installare i suoi impianti altrove, su terreni privati che però in genere costano di più e comportano maggiori problematiche.
La prima decisione di destinari terreni e immobili comunali alle antenne cellulari risale al 2002 e a spingere l’amministrazione di Palazzo Rosso furono proprio le dispute tra privati cittadini in seguito all’installazione di impianti di telefonia mobile, accusati di essere nocivi. I contratti con i quattro gestori furono stipulati negli anni con concessioni di 5 anni per l’utilizzo di 15 siti (in alcuni casi in condivisione), a un prezzo di circa 15 mila euro l’uno. Nel 2011 tutti i contratti sono scaduti e i gestori ne hanno chiesto il rinnovo, auspicando concessioni più lunghe e una riduzione dei canoni di concessione per vari motivi legati al mercato immobiliare e della telefonia, ma anche perché ora la stessa antenna può essere utilizzata da più gestori.
Il Comune dunque ha offerto concessioni della durata di 9 anni e due tipi di canoni: 13 mila euro all’anno (da aggiornare con l’Istat) per siti utilizzati da un solo gestore e 10 mila euro all’anno se nello stesso sito ci sono due o più gestori.
A settembre verranno firmati i nuovi contratti con Telecom, Wind e H3G, e il Comune cercherà di capire cosa intende fare Vodafone che, diversamente da quanto hanno fatto gli altri tre gestori, non paga i canoni per le antenne da quando sono scaduti i primi contratti. Ovviamente l’intenzione del Comune è quella di recuperare i 100 mila euro arretrati prima possibile e sembra improbabile un abbassamento ulteriore dei canoni.
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