Antitetanica, in provincia manca il vaccino per adulti

BELLUNO. Introvabile, nell’Usl 1, il vaccino singolo per adulti contro il tetano. «Si tratta di un problema che interessa l’Italia», precisa il direttore del Dipartimenti di Prevenzione, Fabio...
BELLUNO. Introvabile, nell’Usl 1, il vaccino singolo per adulti contro il tetano. «Si tratta di un problema che interessa l’Italia», precisa il direttore del Dipartimenti di Prevenzione, Fabio Soppelsa, «e che qui da noi si è registrato da una decina di giorni. A questo punto credo che l’azienda dovrà rivolgersi ad altri Paesi stranieri per rifornirsi. Resta comunque la possibilità di utilizzare il vaccino bivalente di cui disponiamo e che contiene l’antitetanica e l’antidifterite. L’effetto è lo stesso».


Infatti la situazione è critica per i vaccini singoli, confezione monodose (una siringa di antitetano da 0, 5 ml): per uno la ripresa produttiva era prevista ad ottobre, mentre non è ancora prevista per un secondo e per questo motivo l’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) ha autorizzato le strutture sanitarie ad importare il prodotto dall’estero.


Sussisterebbero, però, anche problemi produttivi per il vaccino bivalente antitetano+antidifterica, il cui produttore aveva annunciato di aver aperto una finestra produttiva tra il 15 agosto scorso e tutto ottobre.


Il tetano è una malattia che colpisce i muscoli e i nervi dell’organismo: quando viene contratta si rivela particolarmente grave e pericolosa, tanto da portare alla morte. Di solito ha origine quando una ferita della pelle viene contaminata da un batterio, il Clostridium tetani, che spesso si trova nel terreno. Dopo essere penetrati nell’organismo, i batteri producono una neurotossina (una proteina che agisce come un veleno sul sistema nervoso), di nome tetanospasmina, in grado di provocare spasmi muscolari. La tossina può diffondersi in tutto il corpo mediante il flusso sanguigno e il sistema linfatico. Ma può essere prevenuta con successo attraverso il vaccino. L’assenza dei vaccini contro il tetano si aggiunge a quella dell’epatite B per adulti. Anche in questo caso il problema riguarderebbe il resto d’Italia. L’assenza del siero contro l’epatite B si registra già dall’estate scorsa nell’Usl 1 e continuerà per ormai tutto l’anno in corso. Si spera di avere qualche dose dal 2018.
(p. d. a.)


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