Antonetti: «Edizione spettacolare»
FELTRE. «Un’edizione spettacolare ma per me è davvero l’ultima da presidente». Il presidente dell’Ente Palio, Stefano Antonetti, osserva la consegna del drappo al quartiere Santo Stefano e applaude.
Un applauso liberatorio al termine di un Palio finalmente senza intoppi, filato via liscio dall’inizio alla fine a parte qualche problema legato alle cene del venerdì causa le bizze del meteo. Il suo pensiero va subito al futuro: «Questa manifestazione merita di continuare perché piace alla gente. Basta che il tempo dia una mano e sia il sabato sera in centro storico sia la domenica pomeriggio a Pra’ del Moro sono un successo. Per me è stato il settimo e ultimo Palio. È bello essere al vertice di una manifestazione così importante, ma dietro c’è un lavoro che provoca tanto stress. Mi auguro che venga presto individuato un nuovo presidente che va affiancato con una struttura più forte di quella attuale. Questa è una macchina organizzativa complessa, piena di aspetti diversi da curare, che va gestita in modo più professionale. Il pubblico arriva e assiste alle gare e vede solo il risultato finale, ma per lavorare bene occorre un gruppo di persone allargato».
I conti degli incassi si faranno oggi o domani, ma Antonetti è contento del colpo d’occhio nelle due giornate: «Molti hanno approfittato del biglietto da dieci euro per i due giorni ed è giusto così. Per cui non è ancora possibile sapere quanto ha reso il solo pomeriggio della domenica. A me è bastato vedere tanta gente sulle tribune. Ovvio che nella parte al sole ci sia qualche vuoto, ma il resto del catino era gremito».
Il sindaco Paolo Perenzin e l’assessore Giovanni Pelosio, entrambi di Santo Stefano, faticano a mantenere l’aplomb istituzionale. Perenzin poi, il Palio lo ha vissuto per tanti anni da atleta: «Due giorni perfetti grazie al lavoro mostruoso del comitato organizzatore. Ringrazio tutti perché a livello di riuscita questa edizione entrerà negli annali. Sono ovviamente felice per la vittoria del mio quartiere. Dopo la serata di sabato il successo si respirava nell’aria e dopo la vittoria nel tiro alla fune era quasi fatta. Ma ho visto già perdere palii quando all’ultima gara si arrivava con qualche punto di vantaggio. C’è stata tensione fino alla fine».
Infine una considerazione sul nuovo che avanza: «Sono cinque anni che non partecipo più al Palio», afferma Perenzin, «nelle fila di Santo Stefano ho visto ragazzi e ragazze che non conoscevo. E sono certo che anche gli altri quartieri si stanno muovendo nella stessa maniera. È un segno di salute per i quartieri e per il futuro della manifestazione». (r.c.)
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