Antrace in Provincia scoperto l’autore della lettera anonima
I carabinieri di Cortina hanno chiuso le indagini sulla farina Denunciato ex sindaco. Larese Filon: «Mi dispiace per lui»
BELLUNO. L’antrace era farina bianca. Il mittente della lettera all’allora presidente della Provincia, Daniela Larese Filon sarebbe Luca De Martin Topranin. L’ex sindaco di Comelico Superiore è stato denunciato dai carabinieri della Compagnia di Cortina per le ipotesi di reato di minaccia aggravata e procurato allarme. Dovrà risponderne in tribunale. La missiva anonima era arrivata a palazzo Piloni il 21 novembre. Sulla busta, destinatario e indirizzo scritti con una calligrafia infantile e sotto l’aggiunta “Italien” e “omaggio piste... ciclabili”.
Una volta aperta, ne era uscita una discreta quantità di polvere bianca, che poteva far pensare a un attacco nucleare biologico chimico, di conseguenza era stato necessario applicare il protocollo di emergenza per rischio antrace. Alcuni dipendenti provinciali erano stati evacuati e fatti spogliare, per permettere ai vigili del fuoco la bonifica degli uffici, che rimarranno chiusi per alcuni giorni. I carabinieri hanno individuato il responsabile in De Martin Topranin, 47 anni, di Comelico Superiore e sindaco tra il 2004 e il 2009.
I militari della stazione di Santo Stefano in quel periodo stavano lavorando in segreto su altri episodi analoghi che si erano verificati negli stessi giorni. Sei tra rappresentanti e collaboratori del Comune di Comelico Superiore, con in testa il sindaco attuale Marco Staunovo Polacco, avevano trovato nella buca delle lettere di casa altrettante missive contenenti una polvere bianca, ma senza alcuna scritta.
Fin da subito, gli investigatori hanno seguito la pista locale, anche perché già il messaggio inviato alla Provincia invitava a percorrere questa strada. Il riferimento alle piste ciclabili era collegato ai lavori di collegamento fino a Misurina del percorso ciclo-turistico della Val d’Ansiei ad opera del Comune di Auronzo, del quale Larese Filon era prima cittadina. De Martin Topranin non era d’accordo e aveva deciso di dirlo in questa maniera minacciosa e sotto forma anonima. Peraltro i sospetti erano caduti fin da subito sull’indagato, perché la calligrafia era molto simile a quella di alcuni esposti a lui riconducibili.
Su delega del pubblico ministero Paolo Sartorello, sono scattate delle perquisizioni che hanno permesso di rinvenire altre lettere autografe, una delle quali indirizzata alla Corte suprema di Vienna. La maggior parte firmate Michielino di anni 9. In una delle abitazioni, invece, è stata trovata una notevole quantità di farina. Il lavoro è passato da una parte alla Sezione di Grafica e dall’altra al Ris di Parma. Le analisi hanno dati i riscontri attesi: la calligrafia è di De Martin e la sostanza è quella farina. Larese Filon esprime «soddisfazione e gratitudine per il lavoro svolto dall’Arma. Quel giorno mi ero spaventata relativamente, ma è chiaro che si trattava di un brutto episodio. Se è vero quello che mi dicono, mi dispiace per chi ha scritto quella lettera».
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