Anziano investito muore all’ospedale
SAN VITO. Anziano investito muore poco dopo all’ospedale. Non ce l’ha fatta Florindo De Lotto, 95 anni, l’abitante più anziano di San Vito, che ieri mattina è stato investito sulla via principale del paese, mentre attraversava la strada.
Il pensionato soccorso dal centro medico di Cortina è stato trasportato all’ospedale di Pieve di Cadore dove dopo qualche ora è deceduto.
Erano circa le 9 quando è avvenuto l’incidente. De Lotto, che abita con la moglie in via Roma, stava rincasando dopo aver fatto la sua passeggiata in centro e aver fatto la spesa. All’altezza di un cantiere, mentre stava attraversando, è stato investito dalla vettura condotta da alcuni turisti dell’Emilia Romagna. Questi ultimi, dopo essersi fermati, hanno cercato di soccorrerlo. All’inizio De Lotto non pareva così grave. Ma probabilmente, vista anche l’età, il quadro clinico si è complicato fino all’esito tragico.
Sul posto per i rilievi sono arrivati i carabinieri di Cortina. I turisti che hanno investito l’anziano sono stati sentiti e secondo la loro testimonianza, pare che si siano trovati davanti all’improvviso l’anziano, non potendolo quindi evitare. Comunque l’auto non procedeva velocemente visto che in quella strada in quel momento si era creato un ingorgo e le auto erano incolonnate.
La notizia dell’improvvisa morte di Florindo De Lotto ha lasciato il paese di San Vito nello sconcerto e nello sconforto. Primi fra tutti il sindaco, Andrea Fiori . «De Lotto era il cittadino più anziano del nostro comune», esordisce. E poi aggiunge: «Era una persona in gamba e in forma, nonostante la sua età. Ogni mattina si recava in centro a fare la spesa e fare una passeggiata. Ci dispiace moltissimo per la sua tragica scomparsa. Dove è accaduto l’incidente c’è un cantiere e per chi arriva da Borca a quell’ora si trova il sole in faccia. Sono vicino alla famiglia del signor De Lotto», conclude.
A ricordarlo bene è anche Lucio Galeazzi referente del gruppo Ana di San Vito. «Florindo aveva combattuto nella seconda guerra mondiale, in Yugoslavia, Grecia e Francia, e aveva fatto parte del battaglione Cadore. Dopo quell’esperienza era rientrato in Italia e aveva lavorato nelle miniere di Tarvisio. Nella vita aveva fatto il falegname. Parlava spesso della sua esperienza bellica e aveva una memoria di ferro: di quel periodo ricordava tutti i nomi dei suoi commilitoni. Oltre a fare la sua passeggiata quotidiana, amava giocare a carte con la moglie. Sono davvero dispiaciuto». Ancora non sono stati fissati i funerali, si attende il nulla osta della procura. Florindo De Lotto lascia la moglie e la figlia. (p.d.a.)
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