Aperitivi culturali con i giovani dem per aprire il dibattito
BELLUNO. Il popolo della rete ha scelto i temi, i ragazzi del Pd si preparano ad approfondirli. I Giovani Democratici quest’estate organizzeranno una serie di aperitivi culturali per sviluppare il dibattito sulle tematiche che sono state oggetto di un sondaggio sulla pagina Facebook del Gd. “Parliamone!”, questo il titolo della campagna, ha quindi concluso la sua prima fase. «I dati raccolti sono stati incoraggianti», spiega il segretario provinciale dei Giovani democratici Sebastiano Casoni. «I post hanno infatti ottenuto 123 like, 44 condivisioni e sono state raggiunte 6599 persone. Siamo riusciti ad interessare un discreto numero di utenti della rete a costo zero e soprattutto parlando di temi e di idee».
Cinque i sondaggi che sono stati organizzati, i temi risultati vincitori sono quello dei diritti, delle politiche per la famiglia, le politiche per il lavoro, la regolamentazione della prostituzione (che ha battuto, a sorpresa per quello che si aspettavano i giovani dem, la legalizzazione delle droghe leggere) e l’ambiente, vincitore sul tema dell’Unione Europea. Ora la campagna entra dunque nella seconda fase.
«Inizieremo andando in ogni circolo, come Giovani democratici, sia per presentare l’iniziativa che per dimostrare che il partito c’è e che c’è un bel gruppo di giovani pronto a mettersi in gioco», spiega il neo segretario del circolo dell’Agordino Kevin Dal Farra.
«Parliamone! è stato un esperimento che ci è servito anche per rimettere in moto la macchina giovanile», aggiunge il segretario della sezione cittadina dei Gd Davide Noro. «Crediamo sia importante costruire una classe politica preparata, e per questo abbiamo voluto ripartire dai giovani e rimettere al centro i temi, il dibattito su argomenti attuali». Queste tematiche saranno approfondite nel corso di aperitivi culturali, che i Giovani democratici organizzeranno nel corso dell’estate per riuscire a coinvolgere anche gli studenti, che fra maggio e giugno solitamente sono alle prese con lo studio per gli esami.
L’iniziativa è in via di definizione, sarà sicuramente itinerante in provincia e partecipata. «Vogliamo un confronto aperto e libero», conclude Casoni. «L’obiettivo è valorizzare le risorse che il partito ha e coinvolgere i giovani, evitando lezioni frontali e creando, invece, momenti di confronto in cui tutti possano sentirsi protagonisti».
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