Aperta la pista provvisoria tra Ponte Alto e l’ex sito di Valle Imperina
È stata aperta nei giorni scorsi la pista provvisoria per l’accesso all’ex sito minerario di Valle Imperina dalla frazione di Ponte Alto. I lavori (70 mila euro il finanziamento arrivato grazie ai fondi Stato-Regione del post-Vaia) sono stati eseguiti dalla Cadore Asfalti e permetteranno nell’immediato futuro degli interventi al centro visitatori del Parco e, successivamente, la messa in sicurezza delle opere costruite e ristrutturate negli anni scorsi.. «Dal momento che sono iniziati», spiega il sindaco di Rivamonte, Nino Deon, « i lavori sono stati eseguiti in dieci giorni. Purtroppo i soldi che ci sono stati destinati consentivano soltanto la creazione di una pista che potrebbe essere a rischio qualora tornasse un’altra alluvione. Per fare un’opera definitiva serviva molto più denaro».
La strada, tuttavia, è importante perché permetterà ai mezzi l’accesso al sito. Cosa impossibile dopo il 29 ottobre 2018.
«Nei prossimi giorni», dice Deon, «si potrà iniziare la sistemazione del territorio del sito, a partire dal centro visitatori per il quale il Parco delle Dolomiti Bellunesi ha chiesto un finanziamento al ministero dell’Ambiente».
Valle Imperina è luogo sfortunato: subito dopo la chiusura arrivò l’alluvione del 1966 che colpì duramente molti degli edifici storici. L’anno scorso, quando gli interventi per l’apertura della galleria Santa Barbara e la sistemazione dell’ex Cral, dell’ostello e dei forni fusori erano praticamente terminati, Vaia ha creato non pochi danni.
«Grazie al gruppo Ana di Feltre e all’intervento del Comune stesso», spiega Deon, «è stata aperta la viabilità che dai forni fusori sale fino a Forcella Franche, passando per gli accessi alla galleria Santa Barbara e Magni. Restano, però, da fare vari lavori per la messa in sicurezza delle opere che erano state realizzate prima dell’alluvione. In particolare», continua Deon, «occorre ripristinare la scogliera che protegge il Pozzo Capitale e anche la strada che sale dopo la Santa Barbara e che è stata deteriorata assieme a uno dei due ponti. Per fare tutto ciò speriamo di avere accesso alla programmazione post-Vaia del 2020». —
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