Aperta la scuola costruita dagli alpini

Ad Arquata il “miracolo” grazie anche ai volontari bellunesi. Aule-tenda allestite in tre giorni, ieri la prima campanella

BELLUNO. L’alzabandiera degli Alpini che in tre giorni hanno montato le aule-tenda, in una lotta contro il tempo, ha aperto ieri la cerimonia di inaugurazione della scuola provvisoria ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.

La scuola per i terremotati grazie agli alpini bellunesi

Protagonisti del “miracolo”, una quindicina di volontari della Protezione civile degli Alpini del Veneto, tra cui cinque bellunesi, assieme ai colleghi di Lombardia e Abruzzo.

Sono state le Penne nere a rendere possibile il ritorno a scuola, a meno di un mese dal terremoto del 24 agosto, di 90 bambini dall’asilo alle medie. Emozionatissimi durante la cerimonia con le istituzioni, e non poteva essere diversamente, gli Alpini che hanno lavorato da domenica per il montaggio delle due tensostrutture all’interno delle quali sono state sistemate una dozzina di tende pneumatiche che fungeranno da aule.

Alessio ha suonato la prima campanella del nuovo anno scolastico. A fine cerimonia gli Alpini hanno donato alle scuole una scultura metallica del loro animale simbolo, l’aquila, «per volare sempre più in alto». Il dono è stato sistemato dalla dirigente scolastica vicino al plastico della Rocca di Arquata e del Tempietto ortogonale recuperati dai vigili del fuoco tra le macerie della vecchia scuola.

«Sono stati giorni di full immertion, i volontari mi hanno raccontato di un’esperienza straordinaria», spiega Orazio D’Incà, coordinatore della Protezione civile dell’Ana per il Terzo raggruppamento che comprende Veneto, Friuli e Trentino, «Dalla cittadinanza hanno avuto affetto, cordialità, amicizia». Ora gli Alpini veneti attendono la nuova chiamata per l’intervento di installazione dei moduli prefabbricati che saranno la scuola “definitiva” per i prossimi mesi. L’obiettivo annunciato ieri è di portare i bimbi nei prefabbricati per metà ottobre.

Rubina Bon

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