Aperta una nuova via sulla Tofana di Rozes
Aperta una nuova via d’arrampicata sulla Tofana di Rozes: l’impresa è stata portata a termine da Mario Dibona Mora (Scoiattolo di Cortina, guida alpina ed istruttore nazionale) che l’ha battezzata “Spigolo zero”. . La prima salita è stata effettuata da Dibona Moro insieme ad Armando Nascè e ad Andrea Bacchin.
«Buttando l’occhio sulla immensa parete sud est della Tofana di Rozes», spiega la guida, «ho visto la possibilità di aprire una via nuova lungo uno spigolo secondario, poco conosciuto, formato da tre balzi di roccia che formano una grande torre staccata dalla parete del primo spigolo. Su questa splendida parete, dove tra l’altro è stato scritto un pezzo di storia dell’alpinismo classico, non volevo mettere dei moderni spit, tranne che per le soste, ma dei “chiodi speciali” che avessero sì le caratteristiche del classico chiodo, messi però nella roccia ad espansione, per garantire in questo modo una sicura tenuta».
Preso dall’entusiasmo Dibona, anni fa, ha iniziato da solo a salire e ad attrezzare i primi tre tiri lungo una fascia nera di roccia molto bella e compatta.
«L’anno successivo», rivela Dibona Moro, «con Armandino, compagno storico di altre prime vie, ho continuato con altre lunghezze. In seguito sono salito altre volte con vari compagni di scalata, ma alcuni inconvenienti mi hanno sempre impedito di completare la via. Finalmente, nel settembre 2019, con Andrea abbiamo terminato questo itinerario che può diventare una classica tra le tante magnifiche via della Tofana di Rozes».
La via ha uno sviluppo di 400 metri, con 9 lunghezze di corda, con difficoltà di quinto e sesto grado.
Dalla cima, essendo una torre staccata dalla grande parete, ci vogliono ben 6 corde doppie per tornare alla base della parete.
Una nuova via all’attivo dunque per Dibona Moro, che nel corso degli anni ha aperto più di 40 vie, sempre nell’ottica di offrire ai ripetitori dei canoni di sicurezza accettabili, attrezzando dunque le vie con chiodi sicuri e mai troppo distanti.
«Alcune mie vie, come “ReArtù” ai Lastoi de Formin, “NikiBi” alla Torre Marcella o “Gaudeamus” al Col dei Bos», spiega Dibona, «ogni anno vengono salite da decine e decine di cordate che lasciano ottime e gratificanti recensioni. E ciò è per me una grande soddisfazione». La relazione dettagliata della via si trova nel sito internet www. dolomitiskirock. com sulla pagina dedicata a tutte le vie aperte da Dibona Moro. —
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