Aperte due inchieste sull’aliante caduto

L’Agenzia nazionale per la sicurezza nel volo ha mandato un investigatore da Roma e sta indagando anche la questura

BELLUNO. L’aliante si schianta e l’Ansv apre un’inchiesta. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha già mandato un proprio investigatore all’aeroporto Arturo Dell’Oro, per indagare sugli aspetti legati, appunto, alla sicurezza. Dopo la segnalazione arrivata sabato pomeriggio, quello che interessa gli uffici romani è stabilire le cause di quello che è già stato classificato come un incidente e lavorare sulla prevenzione, affinché non succeda più. È un incidente, questo è già sicuro, si diceva: ci sono stati dei danni strutturali al Mono Astir prodotto dalla tedesca Grob Aircraft e noleggiato dalla 55enne pilota bellunese V.M. all’Aero Club Belluno. L’aspetto positivo è che, a un centinaio di metri dalla pista, la donna ha potuto slacciare le cinture di sicurezza e uscire da sola dalla cabina di pilotaggio. Lamentava forti contusioni lombari e al bacino e un problema a una costola ed è stata portata all’ospedale San Martino, per accertamenti. I medici del pronto soccorso l’hanno già rimandata a casa, con una prognosi limitata.

Parallelamente si è mossa la Questura, che ha il compito d’individuare eventuali responsabilità e trasmetterle all’autorità giudiziaria. Questo aliante monoposto, descritto come di alte prestazioni, con coda a T, carrello retrattile, diruttori sulla superficie superiore dell’ala e serbatoi di zavorra d’acqua nelle ali, non è stato sequestrato e questo può essere un segnale positivo. Il velivolo è ricoverato in uno degli hangar della struttura aeroportuale, dove i meccanici dell’aero club stanno verificando se è possibile ripararlo oppure dovrà essere rottamato. A prima vista, ma senza l’occhio clinico necessario, le ali sembrerebbero integre: i danni sarebbero concentrati sul muso, sulla capottina in plexiglass della cabina e sulla coda. Ma saranno i tecnici competenti a fare tutti gli esami e decidere come comportarsi.

Problemi di una certa rilevanza all’aeromobile (da capire a quanto ammontano) e limitati al pilota. Se fosse un sinistro stradale e non un atterraggio di fortuna fuori pista, si direbbe che è andata bene. Eppure c’è un certo nervosismo, ai bordi della pista in erba di via Caduti 14 settembre 1944.

Difficile parlare con i responsabili dell’Aero club non solo nel giorno dell’incidente, ma anche ieri mattina. Finalmente il presidente Francesco Antonio Frezza si limita a dire che «c’è un’inchiesta in corso, perciò aspettiamo di avere qualche risultato concreto, prima di dire qualcosa di fondato». L’investigatore dell’Ansv e quelli della Questura stanno facendo le opportune indagini.

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