Apicoltura, un hobby che va di moda: tutto esaurito e 120 iscritti ai corsi bellunesi

Boom di adesioni soprattutto tra le donne alle lezioni che Apidolomiti ha programmato nella sede di Limana e ad Agordo 
- Prestigioso premio per Emilio Stoffella e le sue api al concorso
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la passione



Tutto esaurito e numeri da record per i corsi di apicoltura: 120 iscritti. E l’interesse per questo settore cresce soprattutto tra le donne. In un anno, infatti, è aumentato del 30% il numero di esponenti del gentil sesso iscritte alle lezioni formative di Apidolomiti, la cooperativa bellunese che accoglie tra le proprie fila circa seicento apicoltori dislocati su tutto il territorio provinciale e non solo.

«Quello dell’apicoltura è principalmente un hobby che nell’ultimo periodo ha fatto registrare un aumento di presenze al femminile», sottolinea Claudio Mioranza, tecnico apistico nonché consigliere della cooperativa che vede Carlo Mistron nel ruolo di presidente e Roberto Piol in quello di vice. «Per quanto riguarda le donne, la produzione di miele finisce in attività prettamente casalinghe. Usi di casa molto apprezzati anche per la qualità del prodotto».

Come detto, proseguono con il “tutto esaurito” di adesioni i corsi di formazione organizzati anche quest’anno dalla cooperativa Apidolomiti. Due per la precisione, che accolgono un totale di 120 soci, suddivisi nella sede fissa di Limana e in quella itinerante che quest’anno è stata fissata ad Agordo. «La cooperativa Apidolomiti è l’unica esistente in provincia», prosegue Mioranza, «organizza corsi base che avvicinano le persone all’ambiente straordinario dell’apicoltura, che rappresenta un settore determinante per la regolarità dell’ecosistema».

Crescente l’attenzione dei bellunesi, certificata dal numero di iscrizioni, numerose anche quest’anno. «Solo in fase di preiscrizione avevamo già raggiunto quota 100», sottolinea Mioranza, «successivamente, per soddisfare le esigenze di tutti, è stato deciso di ampliare i posti disponibili, fermandoci a quota 120: 50 nella sede di Agordo, 70 a Limana».

La sede di Limana è fissa, mentre quella di Agordo è stata selezionata quest’anno per coprire il posto itinerante. «Ogni anno», sottolinea Mioranza, «scegliamo una sede della provincia a rotazione con l’obiettivo di arrivare dovunque».

«Di tutti coloro che partecipano ai nostri corsi, una media che oscilla tra il 30 e il 50% diventa apicoltore, acquisendo una famiglia di api. Questo passaggio lo gestisce direttamente la cooperativa, favorendo l’inserimento del potenziale apicoltore nel settore. In questo contesto subentrano i tecnici apistici a offrire il loro contributo. Per essere apicoltori non basta prendersi cura delle api. Bisogna conoscere molto bene settori paralleli come la biologia, ad esempio».

Obiettivo di Apidolomiti non è solo quella di formare nuovi apicoltori, ma promuovere la buona pratica dell’apicoltura anche in ambiti didattici, all’interno delle scuole tra i giovani. Il corso di apicoltura si sviluppa in parte in aula dove vengono approfonditi vari argomenti comprese quelle che sono le malattie strettamente collegate alle api ed uno pratico.

Apidolomiti è stata fondata nel 1975. È nata come associazione, successivamente trasformata in cooperativa alla luce dell’elevato numero di adesioni registrato. Oggi ha sede a Villa di Limana. Tra le numerose attività periodiche che svolge figura anche la partecipazione a fiere e manifestazioni di settore. —

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