Apidolomiti, nuove attrezzature in sede

Limana. La società ha investito per aiutare i giovani apicoltori. Mistron riconfermato presidente

LIMANA. Apidolomiti diventa sempre più punto di riferimento per tutti gli apicoltori del territorio provinciale, e non solo. E per i giovani che si apprestano a iniziare questa attività. La società cooperativa si è mossa anche con un investimento, fatto nei primi mesi di quest’anno: «Abbiamo acquistato nuove attrezzature, per circa 15 mila euro, che sono state collocate nel laboratorio che si trova nella sede di Apidolomiti, a Villa di Limana, allo scopo di potenziarlo», sottolineano Carlo Mistron e Roberto Piol, confermati presidente e vice presidente nell’assemblea di domenica scorsa. Gli altri membri del cda 2016-2018 sono Claudio Mioranza, Michele Merella, Siro Bona, Sereno Sitta e Teresa Vieceli.

«Si tratta di due deumidificatori per il miele e di nuove invasettatrici. Macchinari che vanno ad aggiungersi a disopercolatrici, smielatrici, centrifughe, dosatrice automatica, etichettatrice. Di fatto è un servizio al territorio», aggiungono, «in quanto un giovane che si sta avvicinando all’apicoltura, e non possiede l’attrezzatura necessaria, può iniziare con i macchinari della cooperativa. Il servizio che offriamo è unico nel suo genere, non ci sono casi simili nemmeno in Trentino Alto Adige. Basti pensare che i nostri incontri tecnici mensili possono essere seguiti, dagli apicoltori che abitano in zone più distanti, in diretta streaming. Il tutto risponde alla logica con cui è nata Apidolomiti che, come le latterie, non ha scopo di lucro, ma mutualistico».

Apidolomiti riceve infatti il miele che viene conferito dai soci, che allo stato attuale sono circa 400. «In questa stagione sono 60 gli apicoltori che hanno usufruito della sala di smielatura», precisano Mistron, al suo terzo mandato, e Mioranza. «Sono stati smielati circa 80 quintali, diversi dei quali già conferiti a Lattebusche. Continuano ad arrivarci richieste di miele sia da altre parti d’Italia che dall’estero».

Un altro dato positivo è che cresce il numero di giovani apicoltori. «Grazie ai corsi di apicoltura base abbiamo avuto un grosso rinnovo e uno svecchiamento. L’obiettivo e la speranza è che possano essere futuri imprenditori. Nel nostro territorio ci sono tutte le carte in regola per far sì che la produzione del miele non sia solo un hobby, ma possa diventare un’attività che dà reddito».

Apidolomiti comincia tra l’altro ad attrarre soci anche da fuori provincia, come dal Trevigiano, Vicentino, Pordenonese e Trentino. E si sta formando un gruppo di futuri assaggiatori bellunesi. «Sono le persone che stanno frequentando i corsi per analisti sensoriali guidati da Lucia Piana, una delle massime esperte in tema di apicoltura», mette in risalto Mioranza. «Andranno anche ad affiancare i membri della commissione, tutti esterni, che si occuperanno di valutare i mieli partecipanti alla seconda edizione del concorso “I migliori mieli prodotti in provincia di Belluno”, nell’ambito di “Limana paese del miele”. Questo consentirà ai futuri assaggiatori di maturare maggiori competenze».

Per il concorso, aperto ai soli mieli prodotti in provincia di Belluno, i campioni possono essere consegnati fino alle 18 di giovedì. «Anche quest’anno, come nella prima edizione, arriveremo a 50-60 partecipanti», evidenziano da Apidolomiti.

Martina Reolon

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