Appalti Gsp, la Cgil si rivolge all’ispettorato
BELLUNO. L’appalto della lettura dei contatori dell’acqua di Bim Gsp (obbligatoria due volte all’anno) finirà sotto la lente dell’Ispettorato del lavoro. A prometterlo sono Mauro De Carli, segretario della Cgil, e Gianluigi Della Giacoma, a capo della Funzione pubblica. I due hanno intenzione di dare battaglia, d’ora in avanti, su tutti gli appalti in provincia, anche quelli pubblici.
Il sindacato ha preso in esame le modalità dell’ultima gara della società idrica, vinta da EgoMeters di Torino, che lavora in tutta Italia. «A gestire l’appalto», dice De Carli, «è stata la piattaforma Viveracqua. La gara, della durata di 36 mesi, è stata divisa in cinque stralci in base alle province interessate, per un totale di quasi 5 milioni di euro, di cui 300 mila annui relativi a Gsp».
L’appalto si è concluso nel 2017, ma già alcuni dei sei lavoratori assunti si sono presentati alla Cgil per denunciare che con questo contratto non riescono a vivere. «Per noi si tratta di un contratto a cottimo. Infatti, è previsto il lavoro part time per sei giorni a settimana. Al giorno ogni addetto deve trasmettere la lettura di almeno 120 contatori, pena la decurtazione della paga. Alla fine, quindi, tra premi che non vengono erogati perché gli obiettivi non sono raggiunti, un dipendente non porta a casa neanche 500 euro al mese», dice De Carli. «E molti ormai si rifiutano di coprire alcune aree, specie le più lontane, perché non è conveniente», precisa Della Giacoma. «E allora ci chiediamo come farà Bim Gsp a garantire le due letture annue in queste condizioni. Che ci sia qualche problema con l’appalto è evidente, visto che la società idrica ha deciso di pubblicare un avviso per trovare altri lettori di contatori. A questo punto a cosa serve appaltare all’esterno questo servizio e spendere 300 mila euro l’anno se poi non si riesce a raggiungere gli obiettivi previsti nel bando? E poi, se un addetto percepisce soltanto 500 euro al mese, non è un po’ troppo elevato il costo dell’appalto?», dicono De Carli e Della Giacoma.
«La situazione è che sempre più nelle gare ci troviamo di fronte a contratti a dir poco atipici. Per questo chiederemo nei prossimi giorni alla Direzione provinciale del lavoro di controllare la documentazione e capire se tutto è in regola. E la stessa cosa faremo anche con altre gare. Abbiamo dato battaglia per far prevalere la responsabilità sociale negli appalti, chiedendo l’interessamento non solo della ditta appaltatrice, ma anche di quella appaltante. Ora è giunto il momento di prendere atto di questo e rispettare i lavoratori e la loro dignità».(p.d.a.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi