Appalto alla ex moglie la Procura ha chiesto la condanna di Tabacchi
SeAm, chiesto un anno per Valerio Tabacchi. La Procura della Repubblica ritiene colpevole di abuso d’ufficio l’ex consigliere con delega al Turismo e alla gestione di Cortina Marketing e ha chiesto anche la pubblicazione della sentenza sui giornali. La requisitoria del pubblico ministero Gallego è stata lunga e articolata, dopo di che hanno preso la parola gli avvocati del Comune di Cortina e della partecipata Servizi Ampezzo.
L’avvocato Bressan rivuole i 39 mila euro spesi per una campagna di web marketing di sei mesi affidata a una società riferibile all’ex moglie di Tabacchi, Alena Karpenka, ma anche 117 mila euro di danni d’immagine e altrettanti per quelli di perdita di chance, altro danno patrimoniale. Piller Roner si è tenuto un po’ più basso del collega, fermandosi a 50 mila per immagine e chance. A parte l’imputato, gli unici convinti della sua innocenza sono i difensori Erminio e Valentina Mazzucco, che hanno chiesto l’assoluzione, perché il fatto non sussiste. Il gup Marson ha rinviato all’11 luglio per eventuali repliche e la sentenza.
Il processo è molto complesso, per di più si sta svolgendo a porte chiuse, come ogni rito abbreviato. Ad ogni modo, l’importo è al di sotto della soglia dei 40 mila prevista dal Codice appalti, quindi non ci sono problemi sull’affidamento diretto. Ma il reato si sarebbe consumato nel momento in cui l’assegnataria della campagna, che avrebbe dovuto promuovere le attrazioni turistiche di Cortina d’Ampezzo, è una società di diritto inglese tipo Ltd Company che farebbe riferimento a Karpenka, appunto.
Il periodo va dal dicembre 2015 al gennaio 2016 e le indagini preliminari sono state svolte sul campo dalla Guardia di finanza di Belluno. Tabacchi non avrebbe interpellato nessun’altra potenziale candidata alla campagna di promozione e non ne avrebbe discusso con gli altri membri del CdA: questi sono alcuni dei rilievi che gli sarebbero stati mossi dalla Procura della Repubblica.
Il meccanismo del procedimento penale era stato innescato dal Comune di Cortina, che aveva segnalato delle presunte irregolarità alla SeAm, all’epoca dei fatti presieduta dal sindaco di Calalzo, Luca De Carlo. La stessa non poteva che informare la Prefettura e di conseguenza le Fiamme gialle, per delle indagini che sono state complicate, ma evidentemente hanno fornito alla pubblica accusa la prova del reato contestato. Nell’esame dell’imputato, Tabacchi ha spiegato di aver fatto tutto nel rispetto della legge e i suoi difensori hanno sostenuto questa tesi. Le parti civili, infine, vogliono molti soldi. —
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