Approvato il progetto per contenere il dissesto in Val di Cop
TRICHIANA
Un fronte franoso che, seppur contenuto, crea qualche preoccupazione. Il Comune di Trichiana lo aveva annunciato nei mesi scorsi e ora ci siamo: l’area di dissesto sul fianco a sud-est della Val di Cop, in località Sant’Antonio Tortal, verrà sistemata e messa in sicurezza, permettendo a chi vive nelle abitazioni sottostanti, servite dalla strada vicinale che parte dalla zona delle chiesa, di dormire sonni tranquilli. In primavera le maestranze dell’Unione Montana Valbelluna si erano già messe all’opera, tagliando alcune piante. Avevano poi fatto seguito alcuni sondaggi, per analizzare in modo approfondito la situazione. Ad aprile la relazione geologica e pochi giorni fa l’approvazione del progetto esecutivo dell’opera, che costerà 100 mila euro.
L’area delle frana è in gran parte colonizzata da vegetazione arbustiva pioniera e si procederà dunque con un lavoro di pulizia. Seguirà una parziale riprofilatura del versante franoso, che sarà eseguita con escavatore ragno. Per raccogliere le acque di scorrimento sarà necessaria la realizzazione di un sistema di drenaggio a spina di pesce. L’opera sarà ultimata con la costruzione di alcune strutture in legname e pietrame per stabilizzare il settore superiore dell’area e vicino alla strada vicinale verrà costruita una trincea, con lo scopo di fermare eventuali massi in caduta.
Il territorio provinciale è fragile dal punto di vista idrogeologico e Trichiana non fa eccezione. Ecco perché Comune e Um sono sempre vigili. In primavera un intervento urgente ha riguardato uno smottamento lungo la strada di Pianezze, dove sono state posizionate delle transenne. Lavori di pronto intervento sono stati eseguiti anche a Saccon e Carfagnoi, oltre a quelli su un muretto di contenimento a Sant’Isidoro, lungo la strada che va verso Riva dell’Oca. Conclusa poi un’opera sul torrente in località Melere. Tra aprile e maggio si è proceduto con il posizionamento di guard rail lungo le strade comunali, per un totale di circa 200 metri.
«La collaborazione con l’Unione Montana Valbelluna è fondamentale», ha ricordato più di una volta Secondo Rosset, consigliere incaricato per lavori pubblici e ambiente, «sia dal punto di vista economico (l’ente finanzia gli interventi per il 50%, in alcuni casi per il 75%), sia da quello delle risorse umane. I nostri operai comunali sono impegnati su diversi fronti e avere delle forze in più per gli interventi di manutenzione del territorio è davvero indispensabile». —
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