Aquini si firma Erostrato in un videogioco

Nuova svolta nelle indagini sul piromane e imbrattatore mentre si aspettano la perizia calligrafica e gli esami del Ris

CESIOMAGGIORE

Erostrato “incastrato” in un videogame. Samuele Aquini giocava a Liberal Crime Squad su uno dei computer di casa, e il suo pseudonimo, al momento di registrare il punteggio, era lo stesso dell’anonimo piromane e imbrattatore di Cesiomaggiore, cioè Erostrato. Il 31enne cesiolino è indagato insieme al padre Nemesio per le ipotesi di procurato allarme, danneggiamento aggravato e tramite incendio e tentata estorsione dalla Procura. Questo non è un indizio decisivo che i due siano Erostrato, ma uno dei tanti gravi, precisi e concordanti, sui quali conta la magistratura, per chiudere le indagini e chiedere il processo, a un anno dai primi fatti.

Il gioco è stato trovato durante la consulenza informatica. Si basa sul fatto che negli Stati Uniti i conservatori al governo fanno quello che vogliono e il paese sta andando verso una pericolosa deriva. Per fermarla, è stata fondata la squadra liberale criminale, che ha il compito di andare per le strade a indottrinare automi conservatori, in modo che vedano la loro vera natura liberale. Lo scopo è quello di avere più eletti liberali al governo.

Funziona su Microsoft Windows, lo stesso sistema operativo che nei giorni precedenti alla perquisizione dei carabinieri del 5 febbraio il giovane Aquini ha aperto centinaia di volte, cliccando sui motori di ricerca la parola chiave Erostrato.

Giorno e notte di fronte a un computer, che era stato formattato il primo febbraio, a cercare dati e informazioni. Febbrile anche la raccolta degli articoli di stampa sulle scritte e gli incendi, che sono stati catalogati in una cartellina con l’intestazione Appunti ER, la sigla con cui sono state rivendicate le scritte al cimitero di Cesio e gli incendi alla legnaia di Morzanch e al deposito di Norcen e firmate le lettere mandate al sindaco Zanella e al nostro giornale.

Quello che convince ulteriormente gli investigatori che la pista sia quella giusta è un dato di fatto. Dopo le caramelle con gli spilli del 22 gennaio, nel cortile dell’asilo di Cergnai, Erostrato non si è più fatto sentire, come era successo per Unabomber, che peraltro potrebbe essere anche morto. Mancano però la perizia calligrafica e il lavoro del Ris di Parma, che era stato incaricato di verificare la presenza o meno di tracce biologiche sulle buste delle lettere con o senza polverina bianca e confrontarle con il Dna prelevato agli indagati con il tampone.

La consulente ha chiesto alcune proroghe, anche perché i carabinieri le hanno consegnato molto materiale, compresa la preghiera satanica, con la stella a cinque punte rovesciata e i nomi dei demoni. Quanto al lavoro del Reparto investigazioni scientifiche, è complicato dal fatto che le lettere sono passate per chissà quante mani. Per questo, è probabile che presto la Procura chieda una proroga delle indagini di altri sei mesi.

L’avviso agli indagati non sembra vicino ed è un segnale incoraggiante per gli avvocati Perco e Zallot. I difensori non vedono gli indizi necessari e contestano la tentata estorsione, sempre con la scusa di avere la statua in onore di Erostrato. —



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