Arabba Fly vuole la seggiovia a sei posti

Livinallongo. Presentata la richiesta di valutazione d’impatto ambientale per un impianto diverso dal precedente

LIVINALLONGO. “Arabba Fly”, ora si punta a fare una seggiovia esaposto.

A sorpresa nei giorni scorsi la società “Arabba Fly” ha presentato alla Provincia la richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura Via (valutazione di impatto ambientale) per una seggiovia esaposto ad agganciamento automatico che andrà a collegare i comprensori sciistici del Burz e di Portavescovo ad Arabba, risolvendo così l’annoso problema dell’attraversamento sciistico del paese ai piedi del Boé.

A sorpresa perché fino ad ora si era sempre parlato di realizzare una seggiovia quadriposto ad attacchi fissi. Così come, d’altra parte, era previsto nel progetto presentato due anni fa dalla società Sit Boé, per la cui realizzazione si era arrivati alla costituzione di una società ad hoc, la “Arabba Fly”, formata al 50 per cento dalle società Sofma e Sit Boè.

La decisione di cambiare la tipologia di impianto ha preso di sprovvista lo stesso sindaco di Livinallongo Leandro Grones. «Non ne sapevo niente», ammette il primo cittadino fodom. «Ho potuto vedere i dettagli del progetto solo pochi giorni fa».

La scelta di optare per un impianto esaposto ad agganciamento automatico, a parità di portata oraria che resterà fissata a 2200 persone ora, sembra essere nata essenzialmente da motivazioni di confort, sicurezza e non da ultimo economiche. L’agganciamento automatico, per le sue caratteristiche rispetto ad una fissa con tappeto di imbarco, offre una maggiore continuità di servizio, essenziale per un impianto che si prevede, porterà ogni giorno circa 8800 sciatori nei due sensi di marcia. Nello stesso tempo però farà incassare alla società una quota maggiore per ogni passaggio skipass registrato al cancelletto, aumentandone così la redditività. Per poter realizzare una esaposto però, la società committente ha dovuto presentare alla Provincia le pratiche per la valutazione dell’impatto ambientale.

Questo potrebbe rallentare le pratiche e non permettere quindi, come annunciato solo qualche mese fa, di mettere in funzione la seggiovia già per il prossimo inverno?

«In teoria no», spiega il sindaco Grones, «perché c’è già l’approvazione della Sovrintendenza. Il nuovo impianto è previsto sulla stessa linea, salvo un lieve spostamento della stazione lato Burz. Anche le pratiche di concessione dei terreni restano le stesse».

Resta quindi solo da attendere i tempi di risposta della Provincia per vedere finalmente risolto uno degli ultimi nodi critici della Sellaronda, che tante critiche e proteste ha sollevato negli ultimi anni da parte degli sciatori, costretti ad attraversare Arabba sci in spalla. Alle volte persino in mezzo al fango, come successo tre anni fa. (lo.so.)

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