Architetti al lavoro per la nuova stazione
BELLUNO. I migliori architetti progetteranno il nuovo piazzale della stazione. Con la delibera approvata ieri, la giunta ha dato il via alla preparazione dei bandi per individuare i professionisti che si occuperanno dei progetti del piano di rigenerazione urbana. Quello da 18 milioni di euro che riguarda la Crepadona, il parco di Lambioi, il piazzale della stazione, le scuole Gabelli, il completamento del progetto dell’ex ospedale.
Gli uffici di Palazzo Rosso sarebbero in difficoltà ad occuparsene, perché dal momento in cui il Comune firmerà la convenzione con la presidenza del consiglio dei Ministri avrà sessanta giorni per presentare i progetti esecutivi. Serve un team di lavoro ampio e sarà trovato attraverso bandi. «I nostri uffici hanno svolto un lavoro immane predisponendo i progetti preliminari e definendo tutto il cronoprogramma», spiega il sindaco Massaro. «Ora individueremo i progettisti per fare gli esecutivi».
E i soldi? «Siamo rimasti esclusi dalla seconda tranche, dedicata in maggior parte al Mezzogiorno, rientreremo nella terza. I soldi saranno sbloccati all’inizio dell’estate», assicura Massaro. Tempi rapidi, quindi. «All’inizio del 2018 potremo vedere i primi cantieri», conclude.
La riqualificazione del piazzale della stazione, però, seguirà un’altra strada: quella del concorso di progettazione. Sarà indetto dalla Fondazione architettura. «Si tratta di un’area che rappresenta la porta d’ingresso alla nostra città», spiega l’assessore Franco Frison. «Deve essere trattata come tale, ci deve essere un progetto di alto livello. In quella zona si concentrano flussi di studenti, di pendolari, di persone che frequentano le attività commerciali che insistono su quello spazio. È necessario avviare un ragionamento di qualità che può uscire da un confronto di idee».
Frison assicura che saranno ascoltati tutti i portatori di interesse (Dolomitibus, gli operatori economici, gli studenti, i docenti delle scuole che si affacciano sul piazzale). Non sarà trascurato il trasporto ecosostenibile: «Abbiamo una pista ciclabile in via De Min e un’altra in via Feltre. Ma non sono raccordate», conclude Frison. «Bisogna pensare a progettare il pezzo mancante». Anche di questo dovranno occuparsi gli architetti che parteciperanno al concorso. (a.f.)
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