Arcole, nuovo ecocentro a servizio dell’intero Cadore

Pieve. È il terzo sul territorio dell’Unione montana, potrà accogliere ogni tipologia di rifiuto Il sindaco Ciotti: «È la punta di diamante del progetto di massima spinta alla differenziata»

PIEVE DI CADORE. E' stato inaugurato ieri il nuovo ecocentro di Arcole, a Sottocastello di Pieve di Cadore.

«La cerimonia di oggi», ha detto il sindaco Maria Antonia Ciotti, «è il punto di arrivo di un'azione comune iniziata con gli altri sindaci nel 2010, quando Pieve si è trovata ad avere una percentuale di differenziata solo del 30 %. Da quel momento è iniziata un'attività di promozione e di riorganizzazione che in pochi anni ci ha fatto salire al 70% e più. Non è stato facile, perché è stato necessario riorganizzare l'intero settore, sempre in sinergia con l’Um e gli altri sindaci. Questo ecocentro può considerarsi dunque la punta di diamante del progetto». La struttura servirà tutti i residenti nella Um Centro Cadore. Lo ha ricordato Luca De Carlo, presidente dell’Um, ricostruendo la storia della raccolta differenziata nel comprensorio: «Oggi l'Um ha tre ecocentri sul territorio», ha detto, «che, a turno, saranno aperti sei giorni alla settimana; molti di più di altre zone, come Belluno e Feltre, che ne hanno uno solo. Abbiamo deciso di tenere aperto il sabato pomeriggio quello di Vallesella, perché è il più centrale. Arcole invece sarà aperto anche il sabato mattina. Quando sono stato eletto sindaco, nel 2009, il Veneto aveva quattro "maglie nere" nella raccolta dei RSU: Pieve, Calalzo, Lozzo e un Comune del Vicentino. Vista adesso, era una situazione da vergognarsi. Come sindaci ci siamo messi al lavoro e in poco tempo abbiamo riorganizzato la raccolta, anche con l'aiuto fondamentale della Ecomont. Abbiamo rivoluzionato il sistema e fatta una campagna di sensibilizzazione importante, convincendo quasi tutti i cittadino a rispettare le regole. Così la percentuale è aumentata, fino ad arrivare al 91% di Lozzo, mentre la media attuale è del 70%. Oggi dobbiamo verificare che c'è un ritorno ai "furbetti del sacchetto" e per questo è necessario convincere nuovamente i cittadini a cambiare mentalità. Partirà in tempi brevi una nuova campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini». Prima della benedizione impartita dall'arcidiacono monsignor Soravia e del taglio del nastro, è intervenuto anche l'ingegner Dalla Marta, della Ecomont, che ha ricordato i problemi che aveva l'azienda nel 2009: «Avevamo un buco di centinaia di migliaia di euro. Nonostante ciò, con il pungolo continuo dei sindaci, abbiamo dovuto modificare il sistema di raccolta. Ci siamo stupiti che dopo solo un anno le cose fossero molto cambiate, raggiungendo un livello ottimale. E' stato perciò un dispiacere vedere che ultimamente questa percentuale scende». Cosa sarà possibile conferire all'ecocentro? Un grande cartello è stato montato di fianco al cancello d'ingresso che riporta dettagliatamente l'elenco dei rifiuti conferibili. Praticamente tutti. Per accedere è necessaria la scheda che è già in possesso di tutte le famiglie. (v.d.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi