Arenato il sintetico al Polisportivo Belluno in difficoltà

La società di calcio della città ha un vivaio con 200 ragazzi Da Riz: «A giugno sembrava tutto ok. Servono strutture»
BELLUNO. La sabbia dei vecchi campi da beach volley in piazzale della Resistenza è stata rimossa. Là dove si divertivano gli appassionati del beach avrebbero dovuto allenarsi, a partire da settembre, i ragazzi del vivaio del Belluno calcio (e non solo), ma il campo in sintetico si è arenato.


Sembrava tutto pronto, a giugno. La società era disposta a pagare gran parte della cifra per la sua realizzazione, ma le elezioni, la definizione della nuova giunta e il cambio al referato dello sport (oggi retto da Marco Bogo, fino a giugno c’era Biagio Giannone) hanno bloccato tutto. Il Belluno contava su quel campetto, come valvola di sfogo per gli allenamenti. Dovrà trovare un’alternativa: «Come abbiamo sempre fatto», allarga le braccia Ivan Da Riz, responsabile del settore giovanile per la società gialloblù. «Ma siamo in grossa difficoltà con le strutture. Sportivamente Belluno ci aveva aiutato molto, sembrava che per settembre potessimo avere a disposizione il sintetico al posto dei campi di beach volley, ma la macchina comunale si è fermata un mese prima delle elezioni».


Dopo il voto la giunta è cambiata e il nuovo assessore allo sport, Marco Bogo, sta prendendo in mano la questione campi, ma ci vorrà ancora tempo: «Nulla contro di lui, ci mancherebbe, ma è al suo primo incarico ed è naturale che debba capire molti meccanismi», continua Da Riz. C’è stato un incontro, ma ormai non ci sono più i tempi utili per realizzare il campo.


«Per noi sarebbe stato di vitale importanza. Alla Goal arena non ci alleniamo solo noi, è un campo che utilizzano moltissime società. Il problema delle strutture esiste», continua Da Riz. Il Belluno si divide fra il polisportivo, la Goal arena, i campi di Salce e dell’Alpina. Ma questi ultimi due, in inverno e soprattutto quando piove, non sono l’ideale per i calciatori più giovani, visto che la superficie si ghiaccia e in qualche caso sprofonda pure. Così i bambini più piccoli (un centinaio) vengono dirottati sul campo principale del polisportivo. Dove devono allenarsi anche le squadre agonistiche del Belluno. Insomma, gli spazi non bastano.


«Purtroppo siamo fermi per una cosa che davamo per fatta», conclude Da Riz. Realizzare il sintetico al posto dei campi da beach volley costerebbe 40 mila euro. «L’assessore precedente ci aveva detto che il Comune aveva dei soldi per questo intervento, ma ormai temo siano stati dirottati su altri interventi», chiude il responsabile del settore giovanile gialloblù. Cui non resta che attendere che la situazione si sblocchi.


E che il Comune possa spendere i soldi necessari per la realizzazione del campo in sintetico: «Non ne abbiamo la possibilità, oggi», spiega il sindaco Jacopo Massaro. «Non abbiamo spazi di spesa a causa del patto di stabilità. E bisogna anche capire come finanziare l’intervento, visto che c’è una compartecipazione pubblico-privato. È comunque nostro interesse risolvere al più presto questo situazione».




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