Aria di bufera sul «San Boldo»
Trichiana. Per la sistemazione delle gallerie, la strada statale sarà bloccata dalle 8 alle 18 di tutti i giorni dell’estate
TRICHIANA. Ritorna il San Boldo, con il «tormentone dell’estate». Da ieri, infatti, è chiuso il passo che collega la parte alta di Trichiana alla provincia di Treviso. Dalle 8 del mattino alle 18, tutti i giorni, quando gli operai saranno al lavoro in galleria.
Una bufera sulla Pedemontana. Ieri mattina i pendolari hanno dovuto ritornare sui loro passi, mentre salivano i tornanti per portarsi al lavoro in Val Belluno, o, al contrario, nel Vittoriese e nel Coneglianese, sono stati costretti a circumnavigare la montagna per il Fadalto. La strada alternativa del San Boldo, infatti, è una mulattiera, che sale fino a località Caldella, e che è percorribile solo da fuoristrada.
Una domenica d’inferno, quella trascorsa al passo: chi aveva aperto da pochi giorni la seconda casa ha fatto le valige. Numerosi gli anziani in soggiorno, ma i figli o i parenti sono andati a riprenderseli.
Imbufaliti i ristoratori. «Non capisco perché i lavori nelle gallerie non possono essere realizzati in mesi diversi da quelli della stagione estiva», ha protestato con mezzo mondo, in Comune, in Provincia e in regione,
Rosita Scapol
, residente con la famiglia sul San Boldo e con attività commerciale a Refrontolo.
«Questa è davvero una barzelletta», ha commentato il consigliere regionale
Marco Zabotti
, assicurando il suo intervento in Regione.
Ai residenti che le hanno telefonato al colmo dell’esasperazione,
Cristina Pin,
sindaco di Cison, ha ammesso che «sono stata costretta a firmare l’ordinanza di chiusura della strada, perché altrimenti si correva il rischio di perdere i 600 mila euro di investimento nella sicurezza delle gallerie».
Il primo stralcio dei lavori si nell’autunno scorso, poi, in dicembre, i cartelli stradali di chiusura dalle 8 alle 18 sono stati coperti. Da ieri sono di nuovi leggibili e, quindi, è di fatto in vigore la chiusura.
«Abbiamo osservato al sindaco che non si può chiudere una località come San Boldo in piena stagione turistica. Ci siamo sentiti rispondere che non è un grave danno per il turismo che c’è al San Boldo», afferma
Donatella Cusinato
.
Ma infuriati sono anche i contadini di Tovena, che hanno pascoli da falciare. Ieri hanno preso d’assalto il municipio. «Ho cercato di fare ogni tipo di pressione - ha ammesso con Rosita Scapol il sindaco di Trichiana,
Fiorenza Canal
- ma non sono riusciti a cavare un ragno dal buco».
La gestione dell’ex statale è in mano a Veneto Strade. Gli abitanti del San Boldo hanno invitato il vicepresidente della Regione,
Luca Zaia
, di solito sensibile alle loro tematiche. «Per il momento, sappiamo soltanto che possiamo sperare in una o due settimane di ferie degli operai, a ferragosto, perché il valico sia transitabile almeno in quei giorni»
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