Armi in grotta gli artificieri hanno rimosso le due casse
VODO DI CADORE. Si è concluso solo intorno alle 13.15 l’intervento degli artificieri del Genio Guastatori di Trento, che sin dalla prima mattinata di ieri sono stati impegnati nella bonifica e nella rimozione delle due casse di armi e munizioni rinvenute in una piccola grotta in località Forcella, a Vodo di Cadore.
Il rinvenimento del materiale esplodente (alcuni fucili e munizioni, in gran parte risalenti alla seconda guerra mondiale) risale allo scorso 24 aprile, quando un privato cittadino, durante una passeggiata, aveva notato la piccola grotta posta a circa sei metri sopra il sentiero che conduce a Malga Ciauta. All’interno, appunto, le due casse, entrambe arrugginite. L’uomo, dopo aver scoperto il contenuto, aveva immediatamente provveduto a segnalare l’accaduto ai carabinieri.
Ieri mattina, sotto il controllo dei carabinieri di San Vito di Cadore, la bonifica del sito e del materiale, per asportare il quale è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco di Pieve di Cadore. Una volta sul posto, i pompieri hanno aiutato i guastatori trentini ad asportare le due casse (una più grande, circa 1 metro per 40 centimetri, l’altra di 40 per 20 centimetri) dalla grotta e a trasportarle lungo il ripido sentiero boschivo, per circa 150 metri, fino a raggiungere il luogo dove erano stati parcheggiati dell’esercito.
I due contenitori sono stati quindi trasferiti in un sito di stoccaggio e smaltimento dai militari del Genio Guastatori. (ma.ce.)
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