Arrestato a Limana, a processo in febbraio

Giudizio immediato per il francese bloccato alla fine di un inseguimento con sparatoria
Di Gigi Sosso

LIMANA. Venne arrestato a Limana: sarà processato il 28 febbraio. Il cittadino francese originario del Madagascar, che alla fine di settembre era stato inseguito da Biadene di Montebelluna a La Cal di Limana da polizia e carabinieri, con tanto di sparatoria e manette finali, non passerà per l’udienza preliminare e il rinvio a giudizio. Prima dell’udienza C. Blachon deciderà con l’avvocato di fiducia Mario Mazzoccoli se scegliere il rito abbreviato e cavarsela con lo sconto di un terzo della pena, in caso di condanna. In prima battuta, la procura della Repubblica gli ha negato il patteggiamento per le ipotesi di reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ricettazione e porto abusivo di armi. In Italia risulta incensurato, mentre non ci sono informazioni altrettanto chiare sul suo passato francese.

Le accuse si riferiscono al posto di blocco forzato su un’Alfa Romeo Mito rubata a Padova; alle ferite riportate da uno dei carabinieri e al ritrovamento nell’auto di capi di abbigliamento, telefonini cellulari, un tablet, una scacciacani a salve e una pistola elettrica Taser. Secondo la procura si tratta di materiale di provenienza furtiva ma ricettato e non rubato dall’imputato, mentre la ricostruzione della difesa è diversa: avrebbe approfittato dell’assenza dei padroni di casa, che erano andati a messa, per penetrare nel loro appartamento attraverso un varco e portare via tutto il possibile. Successiva la fuga sulla Mito scura, nella quale aveva passato la notte in mancanza di un alloggio, il salto di un posto di blocco a Biadene e la marcia a zig zag fino alle porte di Belluno, tra colpi d’arma da fuoco e il pericolo di provocare un incidente o, peggio, l’investimento di pedoni.

Era arrivato in Italia dalla zona di Tolosa per turismo, ma ha raccontato che i soldi gli sono finiti presto, di conseguenza ha dovuto arrangiarsi in qualche maniera fino a quando non è stato bloccato, di fronte a parecchi allibiti cittadini di Limana. Tutti in strada, dopo aver sentito le sirene delle forze dell’ordine e le pale dell’elicottero che stava volteggiando sopra la Sinistra Piave. Una volta catturato, è stato portato a Baldenich dove è ancora detenuto. Impensabile ottenere anche solo gli arresti domiciliari, perché i genitori adottivi non ci sono più e una sorella abita in un’altra parte del mondo. Non rimane che aspettare l’udienza del giudizio immediato e vedere se sarà condannato e a quanto.

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