Arrestato ladro di cavi e batterie all’ecocentro di Sospirolo

Da tempo carabinieri e Comune studiavano alcuni furti. Il marocchino preso domenica: incastrato anche dalle fototrappole

sospirolo. Sorpreso a rubare nei cassoni dell’ecocentro di Sospirolo: è finito agli arresti un marocchino residente in provincia di Treviso, E.A.B., di 43 anni. Era da un po’ che il Comune, che gestisce l’ecocentro, aveva segnalato furti di materiale e la rottura delle reti di recinzione da parte di qualche ladro.

Così domenica sera è scattato il piano dei carabinieri e dell’ente locale, complici anche alcune riprese delle fototrappole che di solito vengono utilizzate per stanare chi abbandona i rifiuti fuori dai posti dovuti e che in questa occasione hanno permesso di scoprire il ladruncolo. Domenica sera l’appostamento dei carabinieri di Sedico che avevano studiato gli orari e che potevano contare anche sulla ripresa di una vettura molto vecchia, immortalata in altre occasioni.

Lo straniero ha pensato di agire intorno alle 21/21.30: è riuscito a entrare nella zona del centro di raccolta dei rifiuti comunali, ha puntato ai cassoni della raccolta di materiale ferroso, ma a quanto pare anche a quello delle batterie esauste, raccolte in una specie di container chiuso a chiave. Per lui un obiettivo: raccogliere materiale elettrico e di metallo. Fili e oggetti similari: non ne ha raccolti per chissà quale valore astronomico l’altra sera. I carabinieri di Sedico che lo hanno colto in flagranza lo hanno trovato con 250 euro di materiale.

L’operazione è stata portata a termine nella notte tra domenica e lunedì in via Capoluogo a Sospirolo: i carabinieri di Sedico si sono imbattuti nello straniero e hanno fatto scattare le manette. E.A.B., un cittadino marocchino regolare, è stato accusato di furto aggravato e subirà un processo per direttissima. Dopo l’identificazione e le formalità di rito è stato accompagnato a Baldenich.

Mentre la “refurtiva” – il materiale in metallo che aveva prelevato e i fili elettrici, qualche batteria buttata via – è stata restituito a un rappresentante dell’ente, il Comune di Sospirolo che gestisce l’ecocentro per la raccolta differenziata dei rifiuti “pesanti” e non solo. E che quel materiale lo rivende a sua volta. I carabinieri hanno anche sequestrato tutti gli arnesi da scasso.

«Da un po’ ci eravamo accorti dei furti all’ecocentro e dei tagli alle reti», spiega il vicesindaco Rudy Vallet. «Da un paio di mesi avevano ricominciato a spron battuto: così siamo stati attenti a quando avvenivano i furti, sempre nel fine settimana. Poi abbiamo le nostre fototrappole che usiamo per trovare chi butta i rifiuti fuori dai contenitori: in questo caso sono state utili per vedere a che ora arrivavano i ladri: con un servizio ad hoc dei carabinieri, domenica uno è stato preso. Ha lasciato la macchina fuori, ha scassinato alcuni container e un’altra piccola casetta chiusa a chiave, perché visti i furti abbiamo messo i lucchetti. Ha scassinato le serratura del container dove ci sono le batterie esauste, poi ha rovistato dove ci sono cavi elettrici e cavi in acciaio che di solito rivendono. Sono cose che anche il Comune ricicla e vende perché aiutano ad abbattere i costi di gestione. Tutto questo frutto della collaborazione tra enti e forze dell’ordine che ha dato, come sempre con i carabinieri di Sedico, i suoi frutti». —
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