Arresti convalidati per i quattro giovani bellunesi
Ieri udienza a Baldenich per Coletti, Vaina, Olivier e De Min Erano stati fermati dai carabinieri con della droga in auto
BELLUNO. In due hanno deciso di parlare di fronte al giudice Elisabetta Scolozzi, uno di loro ha spiegato di non c’entrare con il motivo del viaggio. Per tutti, però, è arrivata la convalida dell’arresto effettuato dai carabinieri del Norm di Belluno durante un controllo tra lunedì e martedì. Resta da capire quali saranno le misure cautelari applicate ai quattro giovani, un aspetto sul quale il giudice non ha sciolto la riserva.
Ieri per Michele Coletti (difeso dall’avvocato Carlo Alberto Zaina, legale di Rimini esperto in materia e sostituito a Belluno da Gianluca Nicolai), Emanuele Vaina (difesa Paolo Zaglio), Sandro Olivier (legale Cristiana Riccitiello) e Samuel De Min (difeso da Monica Casagrande e Chiara Mazzocco) è stato il giorno dell’udienza di convalida dell’arresto. I quattro, di età compresa tra i 20 e i 28 anni, erano stati fermati nella notte tra lunedì e martedì per un normale controllo stradale nella zona di Cadola. L’auto dei giovani, una Audi A4, intorno alle 23 si trova a passare proprio di lì. Il controllo dei carabinieri non si limita ai documenti ma si estende anche ai sedili dell’auto, dai quali saltano fuori confezioni di sostanze stupefacenti. Non solo marjuana ma anche ketamina, un narcotico sintetico conservato in bottigliette di plastica.
I quattro sono accusati di possesso di sostanze stupefacenti ai sensi dell’articolo 73 della legge 309/90, il testo unico sulla droga, ma il nodo da sciogliere è quello sulla destinazione finale di quelle sostanze: il fine dei quattro giovani era quello del consumo personale o della vendita al dettaglio? Due di loro, nel corso dell’udienza di convalida hanno deciso di rispondere alle domande del giudice Scolozzi. De Min, in particolare, ha spiegato che si trovava quell’auto per fare un giro ma che non c’entrava con il motivo del viaggio. Per due arrestati, invece, la scelta è caduta sulla facoltà di non rispondere.
Potrebbe essere questione di ore per la decisione sulle misure cautelari riservate ai quattro giovani, che ieri mattina si trovavano a Baldenich ma per i quali potrebbero essere disposte misure meno afflittive. In alcuni casi i legali hanno chiesto gli arresti domiciliari ma il giudice ieri mattina non aveva sciolto la riserva.
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