Arrigo Cipriani «Il sorriso fa la differenza»

BELLUNO. «Perché non installare un grande cartello all’ingresso delle scale mobili di Lambioi con la scritta “Belluno” per indicare a chi sale che sta arrivando nel capoluogo delle Dolomiti patrimonio dell’umanità?». A lanciare l’idea, ieri all’assemblea di Confcommercio Belluno, è stato Arrigo Cipriani, 86 anni, fondatore dei famosi Harry’s Bar presenti in tutto il mondo.
Cipriano era in città per presentare la sua ultima fatica “da scrivano”, come lui stesso si definisce, dal titolo “Elogio dell’accoglienza”. E chi meglio di lui poteva dare dei consigli su come costruire il successo di un’attività commerciale? Ma dalla voce di un esperto sono arrivati suggerimenti per una provincia da anni alla ricerca del rilancio turistico.
«Prima di tutto dovete far capire ai turisti dove sono arrivati», sottolinea Cipriani, «ecco il perché del cartello grande all’ingresso delle scale mobili. Bisogna capire che la valorizzazione di un territorio così bello viene dalla sua gente, dai suoi residenti. La cosa che posso consigliare a tutti è di non adattarsi ai turisti, ma di mantenere la propria libertà, la propria identità e le proprie tradizioni, accogliendo sempre chi viene da fuori con cortesia e con un sorriso. Quel sorriso e quel senso dell’accoglienza che è dentro ad ognuno di noi, che fa parte della nostra naturale predisposizione a comunicare. Perché quello che interessa al turista, al di là del cibo, che va presentato sempre secondo la tradizione, e dei monumenti, sono le persone. Siamo noi residenti a conferire ricchezza ai luoghi. Le montagne sono belle, è vero, ma sono ferme: sono le persone a dare il senso alle cose».
Sulla naturale predisposizione all’accoglienza dei bellunesi ha avuto qualcosa da ridire il presidente dell’Ascom di Belluno, Paolo Doglioni: «Qui si guardi lo straniero sempre con diffidenza. E su questo dobbiamo fare passi in avanti. Servono corsi di formazione per innovarci e migliorare la qualità di ciò che presentiamo».
«Non bisogna puntare ad avere locali stellati», ha concluso il patron dell’Harry’s Bar, «perché i migliori critici restano sempre i clienti. Clienti che chiedono soltanto di sentirsi a casa loro. E noi dobbiamo fare l’impossibile pur di garantire loro questa impareggiabile sensazione».
Paola Dall’Anese
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