Arriva entro l’estate in ospedale l’innovativa Tac multistrato

La direzione dell’Usl 2 ha presentato il nuovo primario di radiologia, Giuseppe Casarrubea È la terza nomina di vertice nel giro di un anno, ora tocca al reparto di a nefrologia e dialisi
Di Laura Milano

FELTRE. La Tac multistrato, il cui acquisto è stato autorizzato dalla Crite ministeriale un anno fa, dovrebbe arricchire il parco tecnologico di radiologia entro l'estate.

Si è già effettuata la verifica ispettiva per l'adeguatezza dei locali dove questo importante strumento per la grande diagnostica sarà collocato, ed è in corso la gara regionale per l'acquisizione.

La notizia è una buona premessa di buon avvio dell'attività di Giuseppe Casarrubea, nominato primario per merito e non più a discrezione (per effetto del decreto Balduzzi) del servizio strategico di radiologia e che ieri è stato presentato ufficialmente dai vertici della dirigenza Usl, capitanata dal direttore generale Adriano Rasi Caldogno.

La presentazione curriculare del giovane professionista (è nato nel 1967), proveniente dall'azienda ospedaliera di Padova, dove si è segnalato nell'alta specialità per indagini di radiologia interventistica extravascolare, è stata fatta dal direttore sanitario Giovanni Maria Pittoni.

«La vocazione interventistica del nuovo primario», ha detto il dirigente Pittoni, «cioè la possibilità di intervenire e di risolvere alcuni problemi in campo urologico o ginecologico, in corso di indagine radiografica, ben si coniuga con l'efficienza di un'integrazione con i team chirurgici, anche nella prospettiva del futuro chirurgico del Santa Maria del Prato, ospedale designato dalla Regione come centro di valenza territoriale per l'attività gastroenterologica».

Il nuovo primario Giuseppe Casarrubea è di poche parole, nonostante un curriculum di tutto rilievo. Ma ha le idee chiare. È consapevole che il servizio di radiologia, negli anni scorsi, ha subito un pesante turn over, fatto di medici che arrivavano e che se ne andavano, e ciò ha impedito una programmazione d'équipe.

«È nella mia natura cercare un rapporto di collaborazione con colleghi e personale diretti e con quelli di altre unità operative», ha detto il primario Casarrubea. «Ed è nelle mie intenzioni creare qui un gruppo coeso, favorendo l'accrescimento delle conoscenze e degli aggiornamenti sia nella clinica che nel settore della diagnostica, fra i miei collaboratori. Il clima che ho trovato nel contesto ospedaliero feltrino è favorevole e nel servizio che dirigo ho trovato un organico stabilizzato e persone di grande volontà e competenza. Assieme ai colleghi valutiamo casi complessi e ognuno dà il proprio contributo di intuizione e di conoscenza. Ho già conosciuto i primari degli altri reparti, dai quali ho ricevuto piena disponibilità alla collaborazione interdisciplinare. Non ho intenzione di crogiolarmi del titolo di primario, ma di portare e trasmettere tutto quello che possa essere utile al fine della diagnosi semplice e complessa, mettendo il paziente sempre in primo piano».

Il primario Giuseppe Casarrubea abiterà stabilmente a Feltre per tutto il tempo del suo mandato. Una scelta di coerenza, dice il dirigente, per essere “parte del tutto” di una radiologia che è diventata flessibilissima alle esigenze dell'utenza, con esami diagnostici fatti anche in tarda serata. Come dimostrano anche i dati di incremento dell'attività, «appena sotto il dieci per cento», si è detto dalla dirigenza Usl, «che è il valore atteso dalla Regione».

Dopo Stefano Marzini (primario di pediatria e neonatologia) e Laura Favretti (ginecologia e ostetricia), Giuseppe Casarrubea è il terzo direttore nominato in poco più di un anno. Il prossimo sarà il primario di nefrologia e dialisi, il cui posto è vacante da luglio dell'anno scorso, ma c'è l'autorizzazione della Regione.

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