Arriva la primavera vita dura per gli allergici
BELLUNO. Vita dura per chi soffre di allergie da pollini. Già da febbraio, infatti, hanno iniziato a spandersi nell’aria le spore dei noccioli, mentre ora è elevata la concentrazione dei pollini di frassino e carpino. E tra maggio e giugno sarà la volta delle graminacee.
Ogni settimana, per dare una mano a chi soffre di oculorinite allergica, l’Arpav pubblica un bollettino corredato del grado di concentrazione dei vari tipi di pollini presenti nella provincia, insieme alle condizioni meteo e ai consigli del primario di Pneumologia dell’ospedale San Martino. Queste informazioni, attualmente inviate ai medici di base e ai farmacisti, possono essere inviate gratuitamente via mail a chi ne fa richiesta. Un servizio attivato l’anno scorso, che sta dando buoni frutti, tanto che l’intenzione sarebbe quella di estenderlo a tutto il Veneto. «Esiste inoltre anche un App scaricabile sullo smartphone», precisa Anna Favero, responsabile dello stato dell’ambiente del dipartimento Arpa di Belluno.
«I pazienti affetti da allergie sono in aumento», sottolinea il primario di Pneumologia Rodolfo Muzzolon, «e il 40% di questi va incontro all’asma. Si può stimare che il 10-20% dei nuovi nati può soffrire di allergie, anche se il dato positivo è che a fronte di un incremento delle oculoriniti allergiche, si registra un calo dell’insorgenza di asma».
Nel territorio dell’Usl 1, comunque, i problemi respiratori vanno aumentando. «Soprattutto quelli legati al fumo», precisa Muzzolon. «Ogni anno nel reparto ricoveriamo circa 600 persone e l’insufficienza respiratoria rappresenta il motivo principale. Possiamo a ben ragione dire che la broncopneumopatia cronica ostruttiva è così in rapida crescita che è destinata a diventare la seconda o terza causa di mortalità nei prossimi anni. Si tratta di una malattia progressiva, che peggiora nel tempo e che le terapie possono solo rallentare. Ma quello che non rallenta è la sua incidenza tra le donne, tanto che tra qualche anno potrebbe esserci il sorpasso sul sesso forte».
In aumento anche i casi di tumore al polmone: «Nel nostro ospedale», conclude il primario, «vediamo circa 100 nuovi casi all’anno, una cifra tutt’altro che indifferente. Ad oggi sono gli uomini ai più colpiti, ma chissà fino a quando».
Paola Dall’Anese
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