Arrivano gli Swing: «Per noi il futuro è già cominciato»
BELLUNO. È arrivato con addirittura trenta secondi di anticipo e non mancando di farsi sentire, Swing, il nuovo treno che percorrerà i binari bellunesi. Del resto aveva a bordo ospiti d’eccezione: da Conegliano sono partiti il presidente del Veneto Luca Zaia, l’assessore ai trasporti Elisa De Berti, il consigliere Franco Gidoni e Tiziano Baggio, direttore regionale di Trenitalia. «E' una giornata storica», ha esordito Zaia scendendo in stazione a Belluno.
Swing è uno dei sette nuovi treni che percorreranno la linea Belluno-Treviso, rendendo più semplice la vita ai pendolari, e che presto andranno anche a sostituire le vecchie littorine che raggiungono Calalzo. Il contrasto fra i due tipi di convogli è evidente: sui binari del capoluogo sono presenti entrambi, un'istantanea che raccoglie insieme il passato e il presente della ferrovia bellunese. «E questo è solo un punto di partenza», ha ricordato Zaia. «Partiamo da qui per continuare gli investimenti che abbiamo in programma. Per l'elettrificazione, che deve arrivare fino a Calalzo, per il treno delle Dolomiti».
La giornata, per Zaia e la De Berti, è iniziata alle 9.41 al binario “Giardino” della stazione di Conegliano. Il viaggio inaugurale si è concluso poco più di un'ora dopo a Belluno. «Una puntualità che siamo impegnati ad assicurare non solo in questa giornata, ma anche quando le luci dei riflettori sul nuovo treno si saranno spente», ha detto il presidente.
Il viaggio sul moderno convoglio ha previsto quattro soste (a Sofratta, Vittorio Veneto, stazione per l’Alpago e Ponte nelle Alpi – Polpet). Lungo il percorso l'assessore De Berti non ha potuto non notare quanto lavoro ci sia da fare sulla linea: «Dobbiamo razionalizzare i passaggi a livello, sistemare le stazioni, anche tagliare le piante e le sterpaglie che ci sono vicino ai binari, e che impediscono di vedere le montagne in molti punti. Questa linea attraversa posti meravigliosi, che non devono rimanere nascosti».
E che finalmente sono attraversati da convogli moderni, puliti, da 161 posti, sui quali si riesce a salire senza difficoltà. «È una scommessa che abbiamo fatto insieme a Trenitalia», ha aggiunto l’assessore De Berti, «una scommessa da 170 milioni di euro di investimenti da realizzare nel Veneto sino al 2023, di cui gran parte destinati all’ammodernamento del materiale rotabile, compresi i 28 milioni per i sette Swing. A quello su cui abbiamo viaggiato oggi, infatti, se ne aggiungeranno altri cinque a giugno e l’ultimo entro fine anno».
«Si apre una nuova stagione per la mobilità veneta», ha aggiunto Zaia. «In particolare per questa zona, alla quale guardiamo con attenzione e una forte volontà progettuale per farle recuperare quei ritardi accumulati in troppo tempo trascorso senza alcuna prospettiva concreta di cambiamento. Quella prospettiva che ora la Regione ha precisamente indicato e alla quale lavora con determinazione». Quella prospettiva ha un nome: treno delle Dolomiti.
Mentre il convoglio entrava in stazione a Belluno, dagli altoparlanti si diffondeva un messaggio che augurava “buon viaggio verso il futuro”. «Per noi il futuro è già cominciato», ha concluso Zaia.
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