Arrivano i droni per il Sorapiss

Questa mattina tre apparecchi saranno fatti alzare dalle pendici della montagna per monitorare i crolli

CORTINA. Oggi è il giorno dei droni. Ne dovrebbero arrivare tre, portati da sei tecnici esperti dei nuovi mezzi di rilevazione, che arrivano da Modena.

Nelle prime ore della giornata, tempo permettendo, i tecnici saranno accompagnati da personale del Corpo forestale dello Stato fino alle pendici franose del Sorapiss.

Qui i droni si alzeranno in volo per monitorare le pareti della montagna, formate dalla fragile dolomia che in questi mesi autunnali sta franando.

Ad accompagnare gli esperti ci sarà il vice comandante del Corpo forestale dello Stato di Belluno, Isidoro Furlan.

«C’è molta incertezza su quello che riusciremo a fare. È la prima volta che si mandano i droni a quelle altezze, sui tremila metri. Dipende poi anche dalle condizioni del tempo, dalle nuvole o dalla nebbia».

Ancora una volta i Forestali sottolineano come i fenomeni che si stanno verificando sul Sorapiss siano assolutamente normali sulle Dolomiti, anche considerando la stagione.

In questi giorni le temperature sono state particolarmente elevate. Per tutta la settimana le minime a Belluno e provincia, anche in quota, sono state molto al di sopra dello zero. E sono proprio gli sbalzi di temperatura a provocare la rottura delle rocce e il loro franamento.

Il crollo dei giorni scorsi è la conseguenza di quello più grande di un mese fa, e dunque rappresenta un assestamento del primo crollo.

E altri crolli potrebbero avvenire anche nei prossimi giorni. Proprio per questo sono stati apposti dei cartelli all’inizio di alcuni sentieri che attraversano la zona dove si avverte gli escursionisti della pericolosità delle pendici del Sorapiss.

Sono diverse migliaia i metri cubi che sono caduti nel corso dell’ultimo mese, e che si sono depositati ai piedi delle pareti che sono particolarmente pendenti e quindi esposte a nuovi franamenti. Il consiglio per gli escursionisti è di evitare quelle zone almeno fino a quando non ci saranno altre informazioni, grazie anche ai droni.

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