Arrivano i primi soldi anche ai privati. Zaia: «Nelle casse regionali 232 milioni»
Sospiro di sollievo per i privati che attendono di essere risarciti dei danni rimediati con la tempesta Vaia a fine ottobre. Dopo tanta attesa e al limite dell’esplosione di legittime proteste, gli interessati hanno finalmente la certezza che nei prossimi giorni verranno pagati. O meglio, saranno anticipate le somme di prima urgenza – fino a 5 mila euro per le abitazioni, 20 mila euro per le imprese – e nell’arco massimo di due mesi verranno saldati, previ i controlli del caso.
Lo ha assicurato l’ingegner Dell’Acqua al presidente della Provincia, Roberto Padrin. E arriva la conferma di Luca Zaia.
«Apprendo con soddisfazione della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che assegna le risorse finanziarie relative a tutti i danni provocati dalla tempesta Vaia – sottolinea Zaia – questo si traduce nel fatto che, formalmente, 232 milioni di euro stanno per entrare nelle casse regionali. Il primo 30 per cento è atteso a giorni, direttamente dal Dipartimento di Protezione Civile. Risorse che daranno respiro ai 350 cantieri che abbiamo previsto di attivare da qui a fine settembre, come dal Piano del Commissario approvato dalla Protezione Civile nazionale la scorsa settimana».
Ma i privati, appunto? «Nelle casse commissariali – tranquillizza Zaia - sono, comunque, già arrivati e disponibili circa 7 milioni di euro dei 13 previsti per il primo sostegno già approvato dal Presidente del Consiglio dei Ministri con Decreto del 21 febbraio scorso. Si tratta di risarcimenti fino a 5.000 euro per i privati e 20 mila per le imprese, che servono a far fronte a lavori urgenti. Con tali risorse daremo risposte a quei cittadini che hanno presentato la domanda per i primi sostegni alle abitazioni principali e alle aziende. Ciò significa poter anticipare risorse direttamente a cittadini e imprese danneggiati dagli effetti della tempesta Vaia anche qualche mese prima della conclusione dell’iter burocratico necessario ai contributi più sostanziosi».
Risultano accantonati 25 milioni di euro. Nei giorni scorsi si erano moltiplicate le proteste per i ritardi, con i cittadini che telefonavano ai sindaci e questi che sollecitavano spiegazioni alla Regione. Ieri l’assessore alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin, è intervenuto con una nota a spiegare. «Per l’abitazione principale, si potrà ricevere l’80 per cento dell’importo ammesso, con un massimale di 150.000 euro, mentre per le abitazioni diverse della principale fino al 50 per cento, sempre nell’ambito dello stesso massimale. In relazione alle attività produttive, invece, per la ristrutturazione o la delocalizzazione delle strutture fino al 50 per cento con un massimale di 450.000 euro. Stessa cifra che si potrà raggiungere anche per il ripristino o sostituzione degli impianti danneggiati o distrutti dall’evento. In questo caso il rimborso potrà arrivare all’80 per cento».
Per gli altri stanziamenti, i primi interventi riguardano la viabilità, la difesa dei centri abitati dal rischio valanghivo e idrogeologico, interventi alle reti infrastrutturali e sui singoli Comuni come nel caso del lago di Alleghe per il quale, complessivamente, sono previsti interventi per 8 milioni di euro.
«Quando sarà approvato il decreto attuativo da 150 milioni di euro relativo alla legge 119 del 2018 – chiude il Commissario – avremo completato il quadro 2019 delle risorse per la ricostruzione. I cantieri, tra cui sarà ricompreso anche quello relativo ai Serrai di Sottoguda per circa 7 milioni di euro, stanno partendo e la macchina è attivata con il massimo impegno e sforzo da parte delle strutture regionali». —
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