Arrivano le telecamere anche nei bagni del Sert
BELLUNO. Telecamere puntate sui servizi igienici ospedalieri per evitare l'inquinamento di prove biologiche necessarie ai fini del rilascio di documentazione con valore medico-legale.
A breve anche l'esame delle urine non sarà più un atto quasi “intimo”, ma sarà videosorvegliato, per evitare che qualcuno si porti da casa campioni di pipì non suoi, per ottenere così dei permessi di guida o di altro tipo.
Un giro di vite richiesto espressamente dal capo del dipartimento delle dipendenze (Sert) e dal primario del pronto soccorso di Agordo, e che in altre aziende è già stato applicato, come precisa il direttore generale Pietro Paolo Faronato, e che ora troverà spazio, per la prima volta, anche nei locali ospedalieri o distrettuali dell'azienda.
«Installeremo ulteriori telecamere di sorveglianza nei bagni del Sert», esemplifica il dg Faronato, «dove vengono raccolti campioni di urine o di liquidi biologici che hanno valore legale, utili ad esempio per la concessione della patente dopo che uno è stato fermato alla guida in stato di ebbrezza o con sostanze stupefacenti, e sulla cui provenienza dobbiamo essere certi. Pensiamo», continua il capo dell'Usl 1, «che qualcuno faccia il furbo e che possa venire da casa con dei campioni di materiale biologico non suo, così da evitare problemi e avere il via libera dai nostri uffici. Ad oggi non abbiamo mai beccato alcuno comportarsi in questo modo, ma non possiamo escludere che questo non avvenga, visto che esempi di questo tipo non sono nuovi in altre parti del nostro Paese, tanto da giustificare i nostri timori».
Ad oggi il sistema di videosorveglianza all'interno dell'azienda prevede una serie di telecamere in alcuni reparti. «Il problema era quello di sorvegliare un certo tipo di manovra che deve essere controllato, perché le urine devono corrispondere al soggetto interessato. Una materia delicata», conclude il direttore generale dell’Usl, Faronato, «che rischiava di andare a ledere la privacy degli utenti, ma che siamo riusciti a gestire con degli accordi sindacali tramite un percorso articolato, complesso e regolamentato».
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