Arsiè taglia i servizi, consiglio di fuoco

Duro scontro tra Beniamino Faoro e l’assessore Bassani sui prelievi decisi su scuola, associazionismo e turismo

Se lo Stato arriva a metterti le mani in tasca, non lo fa per allungarti dei soldi. Non in questo periodo. Ad Arsiè è passato qualche settimana fa per togliere altri 24 mila euro al bilancio, soldi indispensabili per la tutela di servizi minimi come il trasporto scolastico, il sostegno alle associazioni di volontariato, le promozione della cultura e della cittadinanza attiva. Ma quando le risorse calano drasticamente c'è solo l'imbarazzo della scelta fra gli aggiustamenti da fare. L'imbarazzo giovedì in consiglio è stato dell'amministrazione, che si è trovata a giustificare di fronte alla minoranza assestamenti al ribasso per quasi 40 mila euro.

Una parte sono comprensibili, come i tagli alle spese telefoniche (1.000 euro), alle attrezzature (218) o all'indennità di missione e funzione agli amministratori (3.000), ma il consigliere Beniamino Faoro ha fatto più fatica a comprendere gli altri: «Meno mille euro per l'accompagnamento alla scuola materna, meno 3 mila al servizio mensa, meno 3 mila al trasporto alunni, meno 659 all'assistenza scolastica, meno 2 mila alla banda comunale, meno 1.500 per gli interventi sul territorio, meno mille alla protezione civile», l'elenco sembra interminabile, «meno 4 mila alle iniziative ricreative e sportive, meno 2.500 all'assistenza a indigenti e inabili al lavoro, meno 2 mila alle associazioni di volontariato, meno 3.500 alla promozione turistica, scelta fatta da un'amministrazione che in campagna elettorale sbandierava tanti buoni propositi di valorizzazione del territorio. E intanto sono stati mantenuti i 20 mila euro di uscite per il fondo di svalutazione crediti».

A replicargli duramente è il consigliere di maggioranza Nelso Bassani, con delega al territorio: «Non abbiamo nemmeno i soldi per cambiare le gomme ai nostri mezzi o per tappare i buchi delle strade. La pro loco ci ha dimostrato di saper lavorare anche con qualche contributo in meno. Dobbiamo fare i conti con le emergenze». Alla fine Faoro voterà contrario.

Il clima si riscalda anche durante i botta e risposta finali delle sei interrogazioni presentate dalla minoranza. Sull'asilo di Fastro il sindaco rassicura: «L'istituto comprensivo ha inserito una giovane a supporto delle attività di servizio della materna», e segnala che «abbiamo chiesto allo Stato 245 mila euro per ristrutturare il secondo piano e trasformarlo in spazi fruibili». Ma il consigliere Omar Tonin ricorda che «lo spazio c'era, ma da quando la palestra è stata trasformata in appartamenti per indigenti, il magazzino è nella stanza ricreativa dei bambini». Altro argomento caldo è stato la discussione dell'associazione dei servizi, che tocca buona parte degli altri punti. Come la convenzione con Feltre per l'espletamento della LR 22 del 2002 sulle strutture sociosanitarie e sociali, o la gestione finanziaria, o la raccolta del secco e dei pannolini. Intanto il nuovo revisore dei conti del Comune sarà Elisa Giacometti.

Francesca Valente

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