Artigianato come sbocco di lavoro, la Mostra guarda ai più giovani

Taglio del nastro ieri per la 32.edizione in centro storico. Gli espositori sono 150, in programma spettacoli e laboratori

«L’artigianato può diventare un’opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani. Per questo portiamo avanti la Mostra, facendo vedere cosa vuol dire essere artigiani e provare ad esserlo».
Così il presidente della Mostra dell’artigianato Luciano Gesiot ha aperto ieri la trentaduesima edizione della manifestazione che mette insieme bellezza (dell’arte manuale) e impresa. Il sipario si è alzato in sala degli Stemmi, che ha ospitato la cerimonia ufficiale d’inaugurazione. Subito dopo hanno preso il via l’ottavo simposio di scultura su legno e il concorso di forgiatura che ha come tema il gioco.



Anche la Mostra dell’artigianato ha dovuto fare i conti con le nuove normative sulla sicurezza, che hanno creato difficoltà organizzative ma non fermano la manifestazione. «È stata un’edizione sofferta, ma non ci pensiamo più e andiamo avanti», le parole di Luciano Gesiot. «Ci sono 150 espositori, c’è una giostra dei cavalli della fine del Settecento in piazza Maggiore, c’è un maestro vetraio di Murano e ci sono tante proposte importantiper un’edizione che promette di essere ricordata».



Gli stand in cittadella sono visitabili oggi e domani dalle 10 alle 24. Ingresso sempre gratuito. Numerosi gli spettacoli, gli intrattenimenti e le esposizioni. «Ho viaggiato per conoscere nuovi artigiani, che sono rimasti entusiasti del centro storico», sottolinea il direttore tecnico Elena Ceccato. «È un bellissimo contenitore, da riempire di contenuti», le fa eco il direttore artistico Fabio Giudice.

«Questa manifestazione ha il valore aggiunto del contesto in cui è inserita», rilancia Romano Tiozzo, segretario della Camera di commercio di Treviso e Belluno. «Una cosa così bella meriterebbe un tempo un po’ più prolungato, coinvolgendo magari l’arte culinaria. È un sogno che ho nel cassetto».

Per l’assessore alla cultura Alessandro Del Bianco, «la Mostra dell’artigianato è una bellissima occasione per la città». Dal punto di vista economico, «siamo riusciti a tenere la manifestazione in perfetto equilibrio e ci riusciremo anche quest’anno», dice il direttore amministrativo Dino Cossalter. Il presidente dell’Unione montana Federico Dalla Torre infine si augura «che tutti noi amministratori possiamo fare di più per risolvere i problemi degli artigiani».

I ragazzi dell’istituto di Sedico sono presenti con uno stand che ripercorre l’esperienza che li ha visti protagonisti, con alcuni coetanei austriaci, del progetto Interreg Italia-Austria sul castello di Alboino. Di questo e di molto altro si parlerà oggi alle 16. 30 in sala degli Stemmi al convegno “tra identità territoriale e restauro”.

Palazzo Borgasio si trasforma in “Casa maestra” e ospita un progetto multimediale in cui opere e installazioni accompagnano il pubblico attraverso le storie dei mestieri d’arte.

A palazzo Angeli si tiene la mostra “Arte zen” di Massimo Tosini e Franca Franchi. Oggi alle 11 c’è anche una conversazione con Massimo Tosini, l’ultimo artista seguito da Gillo Dorfles, che ricorda il grande critico, soffermandosi su un aspetto meno noto della sua attività scientifica: l’interesse per l’estetica Zen in rapporto all’arte contemporanea.

Sono attivi i punti di ristoro del Gilf al Vescovado Nuovo e del quartiere Castello al castello di Alboino, dove al cibo si affianca la musica.


 

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi