Asilo nido, bando per la gestione
TRICHIANA. La centrale a biomasse è in piena attività e fa risparmiare il Comune. La mensa avrà a breve nuovi arredi. Ora è tempo di pensare al servizio educativo per il nido integrato di Sant'Antonio Tortal, una struttura che negli ultimi mesi è stata oggetto di grandi attenzioni da parte dell'amministrazione.
Attualmente ad occuparsi dei bambini (al nido sono ospitati piccoli da uno a tre anni di età) è la società Peter Pan, ma il contratto è in scadenza e il Comune ha già preparato il nuovo bando. «Lo abbiamo pubblicato prima che terminasse marzo perché dal 1° aprile entra in vigore una nuova normativa, che impone che i Comuni con meno di 5000 abitanti elaborino gli appalti con una centrale di committenza», spiega il sindaco, Giorgio Cavallet. Cioè raggruppandosi con altri Comuni, per esempio. Visto che Trichiana ha un ufficio apposito per i bandi, l'amministrazione ha pensato di lanciare il bando con qualche mese di anticipo.
Nel testo si legge un valore preponderante della qualità del servizio offerto, che va anche oltre l'offerta economica: «Chiaro che bisogna guardare anche al costo, ma trattandosi di bambini, e molto piccoli, il nostro faro è la qualità», aggiunge Cavallet. Il bando, che ha un importo di circa 195 mila euro, servirà per affidare il servizio educativo per tre anni scolastici, a partire da settembre e fino al giugno del 2016. Il nido di Sant'Antonio si trova all'interno della scuola materna e può ospitare fino a 16 bambini. Il servizio in appalto comprende attività educative socio-pedagogiche, servizi di assistenza e vigilanza e quelli per l’igiene personale dei bambini.
«Per noi è molto importante continuare a mantenere il nido integrato a Sant'Antonio», afferma il sindaco, «sia perché si tratta di un servizio importante da offrire ai nostri concittadini, sia perché si crea un rapporto di continuità con la scuola dell'infanzia. I bambini che iniziano al nido passano all'asilo al compimento dei tre anni». Intanto è entrata in funzione ed è a regime la centrale a biomasse che è stata installata in estate: «Ci fa risparmiare la metà di quello che spendevamo», segnala Cavallet. «Dai 20 mila euro ora ne spendiamo diecimila. E con gli incentivi contiamo di ricavare altri tre, quattromila euro, che scaleremmo dalla bolletta con un ulteriore risparmio».
Alessia Forzin
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