Asino trovato morto a Stabie di Lentiai la polizia provinciale scagiona il lupo
borgo valbelluna. Un asino è morto a Stabie di Lentiai e per alcune ore i proprietari sono stati convinti che fosse stato attaccato da un lupo, ma le successive verifiche da parte degli esperti della polizia provinciale propendono per un colpevole diverso. L’asino si trovava nel prato esterno della stalla protetta da un recinto elettrificato di circa un metro d’altezza, collocato lontano dal centro abitato, lungo la strada che sale verso la montagna. «È stato un mio vicino di casa che passando per la strada ha notato qualcosa di insolito – spiega la proprietaria Paola Basei – e mi ha subito chiamato per avvisarmi. Così ho abbandonato subito il lavoro per venire subito a qui a controllare e una volta arrivata non ho che potuto constatare quanto era accaduto: l’asino era riverso a terra, senza vita». . L’animale appariva ferito lievemente sulla coda e privato di un orecchio e di un occhio, elementi che sono subito apparsi anomali alla polizia provinciale. «Secondo le risultanze del sopralluogo effettuato dai nostri uomini», spiega il responsabile Oscar Da Rold, «quello di Stabie è un caso di predazione in cui il lupo non c’entra, perché mancano tutti gli aspetti classici dell’attacco da parte dei lupi: mancano i morsi sul collo, il consumo, l’eviscerazione e non c’è nessun segno evidente della presenza di un lupo». Secondo la polizia provinciale è più probabile che il o i responsabili della morte dell’asino siano dei cani: «L’asino presenta un morso da canide sulla coda, morso che comunque non ha provocato lesioni mortali. L’animale», spiega ancora Da Rold, «dev’essere morto per sfinimento, dopo che è stato fatto correre parecchio. Le altre ferite sono successive: l’orecchio molto probabilmente è stato staccato da una volpe, mentre l’occhio è stato mangiato da un corvo imperiale che si è fatto vedere sul posto anche mentre erano presenti i nostri agenti. Secondo noi il coinvolgimento di qualche canide è sicuro, ma è scorretto attribuire la predazione al lupo. Alcuni giovani lupi possono comportarsi come i cani e quindi inseguire altri animali, ma i giovani lupi hanno fame e quindi avrebbero mangiato la preda. In quella zona i lupi, in passato, hanno fatto delle predazioni, ma probabilmente non stavolta».
In ogni caso oggi pomeriggio ci saranno ulteriori verifiche da parte del servizio veterinario dell’Usl.
L’esito delle indagini è importante, perché per gli animali da allevamento uccisi dai grandi predatori (lupi e orsi) i proprietari ricevono un rimborso del 100% di tutti i costi subiti in tempi abbastanza rapidi. Un’informazione che forse non tutti sanno, visto che la signora Basei, dopo aver protestato contro la Regione, dichiara: «Per le perdite che abbiamo subito non avremmo mai risarcimenti, mentre lo Stato se tocchi il lupo vuole questo e altro». Se si scoprirà che il colpevole è un lupo, il risarcimento non mancherà. —
D.D.
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