Assalti con il piede di porco: a processo la banda degli hotel
Tre albanesi con il piede di porco. Visti nelle immagini delle telecamere e catturati dai carabinieri della Compagnia di Cortina, dopo i raid in una ventina di alberghi di Fodom, Alleghe e Ampezzo, sono in tribunale per furto aggravato in concorso Ibrahim Kola, Artan Sokola e Mark Kucaj. Il trio, che risulta residente in Alto Adige, è difeso dagli avvocati Mariangela Sommacal e Francesca Larese e sarà processato a cominciare dal 2 dicembre. Le date successive sono 9 dicembre, 16 gennaio e 6 febbraio per discussione finale e sentenza. Sono 24 i testimoni citati dal pubblico ministero Rossi e saranno ascoltati e contro esaminati tutti.
I furti erano cominciati nel giugno 2016, a Livinallongo, Arabba e passo Campolongo e sono continuati da fine luglio a metà agosto, a Cortina, Misurina, San Vito, Alleghe e Rocca Pietore, per un bottino di oltre 40 mila euro. Si travisavano con passamontagna o calze da donna, arrivavano su una Citroen Xsara e colpivano gli alberghi senza portiere di notte. Uno faceva il palo e gli altri due agivano.
Nel capo d’imputazione, tutto il catalogo dei colpi, non in ordine cronologico. Nella notte del 27 giugno, all’hotel Grifone di passo Campolongo, dove i tre rubano documenti e 1.100 euro. Poi al vicino Monte Cherz: qui portano via 15 blocchetti di monete per 604 euro e altri 2.900 euro; si fanno prendere dalla golosità e dalla sete e trafugano anche tavolette di cioccolato e lattine di coca cola. Il 24 giugno l’obiettivo è l’hotel Olimpia di Arabba, dove spariscono 24 mila euro, oltre ad assegni firmati dai clienti, vini pregiati e l’intera cassaforte. Il 26 giugno rimangono in paese, scegliendo l’Alpen Rose e tentando di trafugare denaro e preziosi, senza riuscirci.
Erano già stati ad Arabba il 18, quella volta al Mesdì e non era andata bene per loro, visto che c’erano solo 200 euro. Due le effrazioni il 28 luglio: quella al Montanina di Caprile frutta 250 euro, mentre al Venezia di Saviner di Rocca Pietore qualcosa va storto. Il 13 agosto trasferimento a Cortina. Sokola è accusato con altri del furto all’albergo Nord, dove portano via da una cassaforte 10.500 euro. Nella stessa notte, irruzione al Menardi, con bottino di 2.500 euro in contanti e due assegni per complessivi 4.617 euro e una macchina fotografica. Terza tappa al Corona , dove va male, quarta al Franceschi, dove deve accontentarsi di 350 euro; quinta al Villa Nevada e sesta al Pontechiesa. In questi due hotel, ci sono poche decine di euro.
Il 21 agosto particolarmente colpito San Vito. Ma tra il Dolomiti, il Fiori e il Roma il bottino è di 514 euro e una medaglietta. Il giorno dopo meglio tornare a Cortina: al Larin e al Des Alpes , 140 euro in tutto e al Trieste il furto non riesce. Saranno presi. —
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