Assalto alle farmacie per un virus intestinale ad Alleghe 500 i casi
L’Agordino ha il mal di pancia. La zona più colpita dalla virosi gastrointestinale è quella tra Alleghe e Livinallongo e sconfina in Alto Adige. Non si può chiamarla epidemia, anche per non provocare eccessivi allarmismi, ma da Ferragosto in poi è in corso un assalto alle farmacie, alla ricerca delle medicine necessarie a contrastare dei sintomi ormai inconfondibili e molto diffusi: dolori addominali, nausea, vomito e scariche di diarrea. Presto arriverà la febbre per quella che viene definita anche influenza intestinale.
Il picco nell’area di Alleghe: «Negli ultimi giorni, ho trattato qualcosa come 500 casi», sottolinea il dottor Marco Fassa della farmacia omonima, «è un virus contagioso, che si trasmette all’interno dello stesso nucleo familiare o tra persone che si frequentano. Dura almeno tre giorni, dopo di che la situazione migliora. Mi sono informato sulle possibili cause, chiamando l’Usl e il sindaco Danilo De Toni ed entrambi escludono che questo fenomeno sia legato all’acqua. Certo, è un fenomeno che sta cominciando a preoccupare».
Non stanno tanto meglio i pazienti di Arabba e Livinallongo del Col di Lana, che in massa si sono rivolti al dottor Paolo Da Rin: «Ne ho visti davvero tanti in questo periodo, anche in numero inferiore, rispetto allo scorso anno, perché ci sono stati meno clienti. Bisognerà capire quali sono le cause precise della nascita di questo virus, che provoca indubbiamente delle situazioni di grande disagio, sia tra la popolazione che tra i turisti».
Man mano che si scende di quota o si cambia vallata e la situazione migliora. La dottoressa Francesca Giardina Papa ha la farmacia a Canale d’Agordo: «C’è gente con il mal di pancia anche nel nostro paese, ma non a livello endemico. Siamo nella media di ogni estate e il numero di colpiti è normale, in confronto a quelli che sento in altri angoli dell’Agordino. Nella nostra zona, direi che non è il caso di preoccuparsi, pur tenendo sempre alta l’attenzione».
Numeri nella norma anche a Falcade: «Quello che succede ogni estate», osserva il dottor Michele Tissi della farmacia Myosotis di Falcade, «non mi sembra che ci sia una particolare emergenza. Arrivano notizie di aree molto interessate da questo tipo di patologia, ma da noi non ci sono problemi particolari».
I turisti sono i più preoccupati. Arrivano per l’aria pura e l’acqua fresca e si ritrovano a letto: «Ho la famiglia messa ko», si lamenta Alberto Scomparin, veneziano di Dolo, «e lo stesso destino è toccato anche ad amici e vicini di casa. Vorrei almeno sapere cosa sta succedendo. Mi piacerebbe avere qualche informazione in più».
La diffusione di gastroenteriti estive ha allertato il Servizio di Igiene degli alimenti dell'Usl 1 Dolomiti che ha iniziato una serie di controlli ad ampio raggio tra cui anche sull'acqua, concentrandosi sulle zone dove si sono registrate le maggiori segnalazioni di queste forme virali. Ad oggi, però, i controlli eseguiti sull'acqua sono stati tutti negativi. —
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