Assalto alle piste, nonostante la poca neve

Weekend natalizio soddisfacente a Cortina e Auronzo. E San Vito tira un sospiro di sollievo
Di Gianluca De Rosa

CORTINA. La lunga coda di auto che al tramonto si muove verso valle cala il sipario sul primo weekend natalizio trascorso dai turisti lungo l’arco alpino dolomitico. I più fortunati prolungheranno le vacanze, festeggiando in montagna anche l’arrivo del 2016, intanto però il tempo dei primi bilanci è arrivato.

Bilanci positivi, oltre le più rosee previsioni, se si considera che la neve latita ovunque. Eppure gli appassionati dello sci non si sono fatti intimorire, dando sfogo alla propria passione seppur a scarto ridotto. Colpa principalmente delle temperature elevate che non hanno permesso un completo innevamento delle piste. In compenso le belle giornate hanno offerto alla gente la possibilità di occupare a pieno le proprie giornate all’ombra delle Dolomiti, rilanciando abitudini e iniziative che col freddo, la neve e il maltempo sarebbero finite in soffitta.

«Cortina ha fatto registrare presenze record per il periodo di Natale», spiega Enrico Ghezze, presidente degli impianti a fune di Cortina, San Vito, Auronzo e Misurina, «nello stesso tempo però abbiamo registrato un calo sulle piste, fisiologico se si considera la mancanza di neve fresca, anche se quella artificiale è perfetta e in grado di soddisfare gli appassionati del settore». Ghezze prosegue col resoconto del weekend lungo di Natale “allargando” gli orizzonti: «Proprio la mancanza di neve fresca è da considerare, ottimisticamente, un bene per Cortina, che ha riscoperto altre attività legate alla montagna, su tutte il passeggio in centro senza intoppi e difficoltà e in tenute più leggere e comode rispetto all’inverno più tradizionale. Cortina vanta il più grande centro commerciale all’aperto dell’arco alpino con i suoi negozi di Corso Italia e anche questa è un’attrazione in grado di interessare tantissimi turisti».

Tornando al discorso neve Ghezze però ammette: «È senza dubbio spaesante sciare di questi tempi con un paesaggio tipicamente primaverile. Sembra di essere ad aprile quando la stagione sciistica vive le ultime giornate di neve prima della chiusura ed invece ancora neanche incominciamo».

Confermata anche per il periodo di capodanno l’apertura della maggior parte di impianti e piste, sia in zona Tofane che Faloria. Proprio il Faloria regala a Ghezze lo “spunto” per una considerazione: “siamo in presenza di un paradosso della montagna che ritengo unico nel suo genere visto che in passato non credo sia mai accaduto. Praticamente abbiamo rifugi, baite e chalet totalmente pieni per capodanno da settimane nonostante l’assenza di neve».

Bilancio più che positivo anche per la ski area di San Vito dove al momento rimane ferma solo la seggiovia San Marco. Ieri inaugurazione del parco “Neve Sole” alla presenza della mascotte Scotti che ha intrattenuto i tanti bambini presenti, rumorosi e sorridenti mischiati tra gli sciatori. «Se consideriamo che c’era il rischio concreto che quest’anno qui sarebbe rimasto tutto chiuso, direi che il bilancio non può che essere positivo», dice Massimiliano Forgiarini del consorzio turistico Cadore Dolomiti.

Numeri più che convincenti li ha fatti registrare l’area di Auronzo con gli impianti di monte Agudo e Misurina perfettamente funzionanti. «Abbiamo registrato presenze cospicue a partire dalla giornata di sabato quindi proiettati più verso il capodanno che sul Natale», spiega Aldo Corte Metto del consorzio Tre Cime Dolomiti, «le condizioni delle piste sul monte Agudo sono perfette». Corte Metto poi aggiunge: «A Misurina è aperto Col de Varda, così come è aperto l’anello per lo sci di fondo di Lorenzago, ma Auronzo offre anche tante alternative allo sci, su tutte la possibilità di pattinare sul ghiaccio al palaroller oppure la grande novità di quest’anno rappresentata dall’ice kart di Palus San Marco, che da quando ha aperto ha fatto registrare il pienone praticamente tutti i giorni».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi