Assegno di 4.600 euro: non paga
Imprenditore in difficoltà finisce a processo ma adesso versa di meno alla ex
BELLUNO. Matrimonio con un industriale. Quando tutto finisce e c’è la separazione, il giudice stabilisce che alla donna spetti un assegno di mantenimento di 4.600 euro al mese, perché la coppia ha avuto due figli e, a quei tempi, all’ex coniuge andava garantito lo stesso tenore di vita di quando era sposata. L’esempio più conosciuto è quello di Veronica Lario, la seconda moglie di Silvio Berlusconi, dopo il divorzio.
Nel frattempo, con la sentenza numero 11504/17, la prima sezione civile della Corte di Cassazione ha disposto nuovi parametri per stabilire l’entità dell’assegno: conta solo il criterio di autosufficienza o indipendenza economica e non più quello del tenore di vita goduto dall’ex coniuge durante il matrimonio. Nel caso specifico, è calato più o meno a un terzo. Nel corso del 2015, dev’esserci stato qualche problema economico, sta di fatto che l’imprenditore non ha corrisposto in due momenti diversi i soldi, che erano stati stabiliti dal tribunale.
Il motivo non è ancora emerso, di sicuro l’uomo è stato portato in tribunale per l’ipotesi di reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare ed è difeso dall’avvocato Fioraso. Nell’udienza filtro, il difensore ha chiesto la riunione con un altro processo, che riguarda il secondo periodo e il cui dibattimento sarebbe stato aperto a gennaio.
Con il necessario consenso delle parti, compreso l’avvocato di parte civile Di Pino, per non parlare del pubblico ministero Rossi, il giudice Riposati ha rinviato alle 9 del prossimo 28 marzo.
(g. s.)
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