Assistenza e ascolto in canonica a Longarone contro le nuove povertà aggravate dalla pandemia
Inaugurato il punto Caritas che offrirà aiuto alle persone in difficoltà: «Disoccupazione e isolamento hanno aumentato la fragilità sociale»
LONGARONE. Nuove povertà legate alla pandemia e alla disoccupazione, solitudine, isolamento. Sono le emergenze sociali a cui la Caritas contrappone il rinnovato centro di ascolto del Longaronese e di Zoldo, inaugurato govedì.
Nell’ambito della riorganizzazione della rete diocesana Caritas, in canonica a Longarone sono stati infatti aperti nuovi uffici per aiutare le persone in stato di bisogno. Si tratta del naturale proseguimento delle tante iniziative solidali che la Caritas longaronese effettua già da anni a favore delle famiglie e delle persone in stato di bisogno, con collegamento anche nel territorio zoldano. Già nel 2008 è nato il primo nucleo del gruppo di volontari, grazie al supporto dei vari parroci che si sono succeduti negli anni, tutti ricordati e ringraziati durante la cerimonia.
«In questi ultimi anni sono emerse nuove povertà», ha detto il referente diocesano Caritas don Francesco D’Alfonso, «la pandemia ha fatto perdere il lavoro a diverse persone che, senza che potessero fare nulla, si sono ritrovate con reddito ridotto o senza reddito. La didattica a distanza ha inciso molto su tanti studenti ed è aumentata la fragilità sociale. Molte persone nei nostri paesi, specie quelli della montagna, sono sempre più sole e hanno bisogno anche di un semplice incontro per parlare con qualcuno. Questi centri sono quindi antenne del territorio e qui a Longarone ci sono gli spazi giusti e un gruppo sensibile e ben organizzato, con volontari formati, che adesso può garantire un servizio continuativo su appuntamento con contatti precisi e una presenza viva sul territorio. Questo è solo uno dei tanti servizi della Caritas che valorizza la presenza. Tutti possiamo essere in stato di bisogno e la comunità con questi centri viene in aiuto con percorsi personalizzati».
«Anche noi amministratori siamo in prima linea nell’ascolto dei bisogni sociali», hanno detto il sindaco Roberto Padrin e il vice Ali Chreyha, «il nostro grazie a tutti i volontari e alla parrocchia per la generosità e il tempo donato. A Longarone in realtà il gruppo è già presente e da anni ed è stato di grande aiuto, lavorando anche in sinergia con i nostri assistenti sociali, per sostenere tante persone con aiuti materiali ma anche un semplice ascolto». Gli uffici del centro sono stati benedetti dal parroco don Augusto Antoniol. I nuovi canali di comunicazione sono quindi il numero 351 9564783, con un cellulare dedicato, e la mail caritaslongaronezoldo@gmail.com. Il centro sarà aperto il primo giovedì di ogni mese dalle 17.30 alle 19 e il terzo giovedì del mese dalle 10 alle 11.30. Verrà garantito un momento di ascolto al mese in sede distaccata a Zoldo, in accordo con il parroco don Roberto De Nardin.
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