Assunzioni sbloccate in arrivo personale per i servizi sociali

BELLUNO. Sbloccate le assunzioni. A Palazzo Rosso stanno per arrivare due assistenti sociali, un’educatrice per l’asilo nido di Cavarzano e cinque dipendenti. Fra loro sicuramente un vigile, perché...
gian paolo perona- perona- belluno- zaia inaugura la nuova ala di pediatria all'ospedale San Martino
gian paolo perona- perona- belluno- zaia inaugura la nuova ala di pediatria all'ospedale San Martino

BELLUNO. Sbloccate le assunzioni. A Palazzo Rosso stanno per arrivare due assistenti sociali, un’educatrice per l’asilo nido di Cavarzano e cinque dipendenti. Fra loro sicuramente un vigile, perché il comando di via Gabelli perderà un agente per pensionamento, poi probabilmente quattro operai. Spetta alla giunta, nelle prossime settimane, decidere quali concorsi avviare.

Merito dell’Anci e della commissione personale presieduta dal sindaco di Belluno Jacopo Massaro, che ha lavorato per modificare tre normative che impedivano a tutti i Comuni italiani di fare assunzioni. La prima era legata ai dipendenti in sovrannumero nelle Province: «Una norma diceva che non si poteva assumere nessuno fino a quando tutti i dipendenti in eccesso delle Province non fossero stati riassorbiti», spiega Massaro. «Ma mentre ci sono regioni in cui questa procedura è molto indietro, in altre tutto il personale in sovrannumero è stato riassorbito». Per esempio in Veneto. Qui cinquecento Comuni erano in difficoltà perché non potevano sostituire i dipendenti che sono andati in pensione.

«Abbiamo lavorato per far inserire nella legge di stabilità una norma che prevedesse la possibilità di sbloccare le assunzioni nelle regioni che avevano esaurito le procedure di riassorbimento dei dipendenti delle Province», prosegue Massaro. Il decreto che la accoglie è uscito due settimane fa.

A bloccare le assunzioni per gli enti locali era anche una sentenza della Corte dei Conti, che interpretando una norma sui vincoli di spesa aveva imbrigliato le mani a praticamente tutte le amministrazioni pubbliche. Anche in questo caso è stato determinante il ruolo dell’Anci, che ha prodotto un emendamento, lo ha sottoposto al governo e quest’ultimo lo ha accolto superando l’interpretazione della Corte.

Infine l’Anci ha fatto in modo di escludere dai limiti di spesa riguardanti il personale i dipendenti del servizio sociale. «Si è riconosciuto il loro valore», continua Massaro.«In questo modo a Belluno potremo assumere due assistenti sociali e un’educatrice per il nido di Cavarzano, perché quella in servizio andrà in pensione a breve. E avremo le risorse umane per partecipare ai bandi, cosa che spesso non abbiamo potuto fare in passato. Inoltre assumeremo altre cinque persone: sicuramente un vigile, per coprire un pensionamento, e altre quattro figure che decideremo in giunta». Potrebbero essere operai, visto che il loro numero non è sufficiente. (a.f.)

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