Asta su Ebay per un dipinto di Vedova: non c'è truffa

Assolto dall'aver venduto su Ebay un «pezzo» di Emilio Vedova ritenuto falso dall'acquirente.

Salvatore Micciullo, 42enne di Verona, commesso in una farmacia della città scaligera, non è colpevole di truffa. A tirarlo in ballo in un presunto giro di falsi messi in vendita su Ebay, in via telematica, c'è Egidio Fiorin, ideatore ed editore di Colophon a Belluno. Fiorin e altri esperti di arte, come lui stesso ha raccontato ieri in aula di tribunale, avevano deciso di «smascherare» i presunti venditori di falsi d'autore: «Era un periodo in cui i falsi imperversavano su Ebay» ha raccontato. Dunque sul maggior sito d'asta per internauti, insieme ai suoi colleghi, Fiorin ha preso a scandagliare gli annunci di vendita relativi a opere d'arte. «Dovevo occuparmi di Vedova», dice Fiorin, e così fece. Sul sito rispose a un'offerta per un suo quadro: «Mi chiesero 410 o 430 euro in pagamento, cosa che feci in contrassegno», ha spiegato ieri Fiorin, principale teste d'accusa, dal momento che fu lui a presentare querela sul falso d'autore. «Avevo il sospetto che fosse falso, quindi presi contatto con il venditore che però non mi garantiva l'autenticità dell'opera. Dello stesso poi non sono riuscito ad avere l'indirizzo». Dunque una serie di elementi lo portarono a ritenere che l'opera appena acquistata fosse fasulla: il quadro finì direttamente in questura. Le indagini (che portarono al suo sequestro) si avvalsero dell'accertamento del massimo esperto di Vedova, che decretò «il quadro fasullo», come ha riferito ieri in aula uno dei componenti della squadra mobile della polizia. Esperto che poi, alla precedente udienza, ha invece ritenuto l'opera del valore fra i 3000 e i 5000 euro.

Micciullo (difeso dall'avvocato Michele Massella di Verona) è stato comunque assolto: anche la procura non ha chiesto la sua condanna.

Tra gli atti processuali, infatti, c'era la stampata dell'asta di Ebay con cui l'opera fu messa in vendita: nel messaggio si diceva esplicitamente che quell'opera altro non era che una «copia d'autore». (cri.co.)