L’Astor di Belluno spegne la musica serale, troppe lamentale e multa salatissima

Il locale Astor di Belluno sospende serate con dj e musica dal vivo a causa delle lamentele dei residenti per rumori eccessivi e una multa da 2.400 euro per il superamento dei limiti acustici

Alessia Forzin
Astor in piazza dei Martiri Terrazza sul Piave
Astor in piazza dei Martiri Terrazza sul Piave

Stop agli eventi musicali all’Astor. Non ci saranno più serate con dj e complessi dal vivo nel locale in piazza dei Martiri, che ha comunicato la sua decisione con una nota diffusa sui suoi canali social.

“Con grande dispiacere vi comunichiamo che, a seguito delle continue lamentele ricevute, siamo costretti a interrompere gli eventi con musica dal vivo e dj che avevamo organizzato per i prossimi mesi”, si legge nel comunicato ufficiale.“Siamo sempre stati impegnati a creare un ambiente piacevole, di divertimento e di qualità per tutti voi, ma purtroppo c’è chi non riesce ad apprezzarlo”.

Tutto fermato 

Le lamentele sono arrivate dai residenti nei palazzi limitrofi al locale, per la musica alta e protratta oltre il consentito (dicono i residenti) che impedisce di riposare.

Sono state fatte segnalazioni alle forze dell’ordine, perché il regolamento comunale definisce orari ben precisi per la musica, che dev’essere spenta a mezzanotte all’interno dei locali (con apposita deroga all’1, ma solo per un certo numero di serate all’anno e presentando richiesta); sono altrettanto definiti i volumi da rispettare.

I residenti lamentano, in buona sostanza, che la musica sia troppo alta e che venga spenta ben oltre l’orario consentito, il che non permetterebbe di dormire a chi, la mattina dopo, deve andare a scuola, al lavoro.

A giugno si svolse una serata con musica all’Astor, arrivò un controllo e l’Arpav rilevò che i decibel erano stati sforati, come spiega uno dei soci dell’Astor Santi Di Noto. «La multa ci è arrivata di recente, 2.400 euro», spiega. «Quell’evento si svolgeva nella terrazza».

Ricevuta la sanzione, i titolari del locale hanno deciso di cancellare gli eventi musicali per i prossimi mesi. «Non si può lavorare per pagare multe», rimarca Di Noto. Inoltre, all’eventuale prossima violazione si rischia la chiusura del locale.

La decisione del titolare

Da qui la decisione: stop a dj e band dal vivo. «Ma non molliamo», continua Santi, che è rimasto molto amareggiato. «Siamo un locale tranquillo, che punta sempre ad offrire eventi di qualità per far vivere il centro della città che amiamo. Mai c’è stata una rissa qui, mai un problema».

Si stanno cercando soluzioni per l’insonorizzazione, per esempio, anche se non è semplice perché fare interventi invasivi nella terrazza comprometterebbe quel valore aggiunto del locale che è la vista sul Piave. Di Noto anticipa anche che cercherà un dialogo con i residenti, per trovare quel punto di incontro che è necessario, in una situazione del genere.

«C’è anche da dire che, pur nell’amarezza, perché questa cosa mi ha ferito, sono anche molto contento per tutti i messaggi di vicinanza e affetto che stiamo ricevendo», conclude.

I bellunesi, in realtà, si sono divisi: c’è chi pensa che così facendo Belluno morirà («è l’unico locale che sta mandando avanti la piazza», si legge; e ancora: «Questa cittadina è destinata a diventare una rsa») e chi invece sta dalla parte dei residenti e del loro diritto al riposo.

Il nodo, evidenziato da molti, è il rispetto delle regole. «Chi abita il centro di Belluno sicuramente apprezza lo sforzo che fate per animare la piazza e offrire un servizio di qualità», scrive un cittadino, rivolgendosi direttamente ai gestori.

«Di certo non apprezza la musica a volume indecente, anche fino alle 2 di notte, contro ogni logica di buon vicinato e contro ogni legge o regolamento esistente. E aggiungo, anche contro gli altri locali della piazza, che invece rispettano i regolamenti e giustamente si limitano nelle emissioni sonore». Decine i commenti.

Ma intanto le casse resteranno spente all’Astor per i prossimi mesi.

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