Atef e Ippofeltre fuori dal Vincheto
FELTRE. Si chiudono i cancelli del Vincheto di Celarda per le associazioni Ippofeltre e l'Atef (associazione turismo equestre feltrino), che vedono prospettarsi il blocco dell'attività di ippoterapia, avvicinamento dei bambini ai cavalli e corsi di equitazione dentro la riserva. L'Ufficio territoriale per la biodiversità di Belluno (è l'organismo che gestisce la riserva naturale all'interno del Corpo Forestale) ha annunciato loro l'intenzione di non rinnovare la convenzione per l'utilizzo delle strutture in scadenza il 31 agosto, dopo oltre trent'anni di attività. «Significa che dobbiamo uscire da là», dice Ivan Dalla Marta, consigliere dell'Atef oltre che consigliere comunale, veste in cui ieri ha portato alla luce il problema. «Abbiamo già fatto un incontro con la conferenza dei sindaci per illustrare la situazione e ne discuteremo anche in occasione del prossimo consiglio comunale per portare l'argomento all'attenzione della città di Feltre», sottolinea. «È un impegno di volontariato puro che viene portato avanti da trentacinque anni».
Le associazioni pagano l'affitto al Demanio e parallelamente i soci che tengono il cavallo al Vincheto di Celarda versano la quota. I cavalli messi a disposizione dalla Forestale oltre agli spazi sono cinque, mentre sono tredici quelli dei privati che mandano avanti le diverse attività e che a settembre dovranno trovare una nuova sistemazione, se la convenzione non verrà rinnovata. Si va dall'ippoterapia (che è il vero fiore all'occhiello), ai corsi di equitazione alle passeggiate, fino ai concorsi. «La motivazione è che l'area dovrebbe essere utilizzata per il ricovero di cavalli sequestrati», spiega Ivan Dalla Marta. Che aggiunge: «Abbiamo presentato il problema alla conferenza dei sindaci e chiediamo a tutti di darci una mano per far recedere il Corpo Forestale dalla sua decisione. Se non c'è qualche presa di posizione da parte degli enti, non saremo più in grado di svolgere queste iniziative».
Ma è emersa anche un'altra questione, sull'orario delle attività. Venerdì è arrivata una lettera dall'Ufficio per la biodiversità di Belluno, che ha intimato di uscire dal maneggio alle 17 (ora di chiusura), «quando il permesso è di rimanere fino alle 20, chiudendo il cancello di entrata alle 18. Inaccettabile», la considerazione dell'Atef, che attraverso il presidente Franco Dalla Balla sottolinea come «non si può fare lezione sotto il sole del primo pomeriggio, sia per i cavalli che per i bambini. Abbiamo una convenzione ancora in essere e tramite l'avvocato abbiamo fatto una lettera per chiedere di rispettare il contratto».
Raffaele Scottini
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