Ater, slittano in autunno i lavori alle ex elementari di Quantin

Ponte. Problemi burocratici hanno fatto posticipare l’avvio dell’opera che andrà a realizzare cinque alloggi di edilizia residenziale ad alta prestazione energetica e altrettanti posti auto
Di Martina Reolon

PONTE NELLE ALPI. Partiranno tra settembre e ottobre i lavori che trasformeranno le ex scuole elementari di Quantin in alloggi Ater.

Inizialmente sembrava che l’opera potesse già essere appaltata questa primavera, ma poi alcuni “inghippi” burocratici hanno causato dei rallentamenti. Il progetto esecutivo, come spiega l’ingegner Raffaele Riva, dirigente tecnico dell’Ater, è stato approvato a febbraio e, dal momento che andava in deroga da alcuni costi limite, è stata presentata istanza alla Regione Veneto per poter andare avanti con la procedura. La giunta ha deliberato sulla questione solo 10 giorni fa. Ora l'autorizzazione è arrivata, così come il permesso di costruire (datato 4 aprile) da parte del Comune di Ponte nelle Alpi. Il Governo, nel frattempo, ha approvato il correttivo al Codice degli appalti, che avrebbe dovuto essere pubblicato il 18 aprile.

«Per bandire la gara siamo in attesa di questa pubblicazione, che avverrà a giorni», fa presente Riva. «Poi potremo partire. L'importo a base di gara è di 710 mila euro più Iva. Considerando tutti i tempi tecnici necessari per l'espletamento, il cantiere potrà essere aperto tra settembre e ottobre». I lavori dureranno un anno: si procederà demolendo completamente il vecchio edificio scolastico. Il nuovo stabile sarà ricostruito partendo da zero e verranno realizzati cinque alloggi di edilizia residenziale pubblica. Alloggi ad alta prestazione energetica (classe A+) e costruiti secondo i criteri della bioedilizia, in struttura lignea con cappotto esterno. La volumetria totale è di 900 metri cubi.

Tre alloggi saranno al piano terra, due al primo, serviti da scale esterne. In più, cinque posti auto coperti, esterni, «in quanto sono preferibili sia per motivi igienici che di accessibilità, oltre che per una questione di costi», fa presente Giovanni Puppato, commissario straordinario Ater Belluno, che ricorda come l’azienda, nel dare continuità alla sua strategia aziendale di riqualificazione urbana e risparmio del territorio, proponga ora anche nuovi sistemi costruttivi, peraltro già ben noti e collaudati in provincia e altrove, che garantiscono nel contempo sicurezza sismica, risparmio energetico, velocità di realizzazione ed elevata qualità abitativa.

L'iter per le ex scuole di Quantin è stato lungo. Il Comune aveva messo in vendita lo stabile tra il 2011 e il 2012, per realizzare alcune case popolari. L’asta era poi andata deserta per quattro volte, finché l'amministrazione aveva deciso di procedere alla vendita tramite trattativa privata. A quel punto si era fatta avanti l’Ater, aggiudicandosi l'acquisto dell'edificio e formulando, nel 2013, un progetto di riqualificazione, prevedendo non una ristrutturazione, ma la costruzione ex novo, dopo la demolizione dello stabile. L’Ater aveva poi comperato l'edificio per 110 mila euro.

All'inizio erano previsti tre alloggi e la Regione Veneto aveva assegnato 300 mila euro. Poi se ne sono aggiunti altri 100 mila, per un totale di 400 mila euro e con la costruzione di cinque abitazioni. Il costo totale dell'opera è di 940 mila euro: ai 400 mila della Regione si aggiungono i 540 mila che metterà l’Ater.

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