«Attenzione all’ero gialla più letale dell’eroina»
BELLUNO. «L’eroina non è mai veramente scomparsa dall’uso delle persone e da qualche tempo, a livello internazionale, si è fatto avanti un tipo nuovo di questa sostanza, definita “eroina gialla”. Si tratta di una droga molto pura e per questo molto potente a livello farmacologico, più della normale sostanza. E questo implica effetti collaterali spesso devastanti e mortali, oltre alla facilità di andare in overdose».
Il direttore dell’unità operativa delle Dipendenze dell’Usl 1, Alfio De Sandre torna sull’allarme lanciato l’altro ieri dalla polizia, dopo l’inchiesta che ha portato a svelare una filiera di spaccio di droga, tra cui anche di ero gialla, che ha condotto due giovani bellunesi all’ospedale per overdose.
Un allarme che il Servizio delle dipendenze dell’Usl da anni sta lanciando, «ma che ora rischia di vedere un calo di attenzione per una certa tendenza generalizzata tra la gente di “normalizzare” i fenomeni. Il consumo di droga, come di alcol o il gioco d’azzardo sono diventati ormai “normali”. E questo porta ad un abbassamento del livello di guardia su queste tematiche», spiega ancora De Sandre. Che prosegue: «Basti considerare che sull’uso dei cannabinoidi gli stessi adulti dicono “cosa vuoi che sia” confondendo l’uso terapeutico con l’uso da sballo. E questo anche per mancanza di conoscenza e informazione».
«Sull’uso dell’ero gialla, a rischio sono molto di più i giovanissimi e i novizi quelli, cioè, che si avvicinano al consumo di sostanze stupefacenti per la prima volta. Ma non sono esenti nemmeno i consumatori abituali di eroina. Infatti, a parità di quantità, la gialla è molto più potente. E se è addizionata con i derivati del Fentanyl, un potente analgesico, può diventare letale».
Ma il direttore delle Dipendenze evidenzia anche un altro fattore molto importante, oltre al fatto che «sono in aumento i minorenni che si rivolgono ai nostri servizi per disintossicarsi dall’uso delle sostanze stupefacenti, ma purtroppo ce ne sono moltissimi che non giungono nemmeno al Serd», precisa De Sandre che conclude: «Si consideri che oggi è molto diffuso il policonsumo, cioè una persona assume più sostanze alla volta, dall’alcol ai vari tipi di droghe. Per cui, anche per coloro che devono prestare soccorso sanitario in caso di overdose, capire di preciso cosa abbia scatenato quegli effetti diventa molto complicato».
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