Auditorium, il salone è ancora un cantiere e servono 600 mila €

La scuola di musica e la banda hanno traslocato nel palazzo ma mancano i soldi per completare l’intervento di recupero
Di Alessia Forzin

BELLUNO. La musica è tornata a suonare all’Auditorium. La scuola Miari e la Banda comunale hanno traslocato da qualche settimana nell’edificio rimesso a nuovo e privato delle barriere architettoniche, ma per decretare chiuso il cantiere manca ancora un passaggio. Completare il primo piano, quello in cui si trova l’ampio salone per le conferenze, i concerti, gli incontri. Servono 600 mila euro.

Il Comune si è impegnato a trovarli, tant’è che ha inserito l’intervento del piano delle opere pubbliche per il 2017, ma resta da individuare la fonte di finanziamento. Non sarà la Fondazione Cariverona, che pure ha investito svariati milioni di euro per la riqualificazione dei Palazzi della cultura. Anche per l’Auditorium. «Se il Comune presentasse una domanda la valuteremmo», afferma infatti il presidente della Fondazione Cariverona Renzo Poloni. «Ma siamo d’accordo che in tempi di ristrettezze economiche si agisce su altre priorità». Dunque niente soldi per terminare il salone al primo piano da parte della Fondazione.

«Ma potremmo fare un mutuo, o finanziare l’intervento con le alienazioni, è tutto da vedere», aggiunge il vicesindaco e assessore a bilancio e patrimonio Lucia Olivotto. «Magari lo Stato ci lascerà applicare l’avanzo di amministrazione, come era successo alla fine del 2015, e a quel punto si libererebbero risorse che potremmo dedicare al completamento dell’Auditorium. Di sicuro, comunque, c’è l’intenzione di chiudere questo intervento di riqualificazione nel corso dell’anno».

L’Auditorium avrebbe dovuto essere inaugurato, rinnovato, nell’autunno del 2013, al termine di un paio d’anni (circa) di lavori. L’intervento è stato rallentato da un mix di fattori: i ritrovamenti archeologici al piano terra, che hanno costretto a chiamare la Soprintendenza, studiare i reperti e investire risorse per le indagini, ma anche tutte le nuove perizie che si sono rese necessarie perché durante i lavori sono emersi problemi di staticità che non erano noti quando il cantiere è stato aperto.

Intoppi che hanno richiesto tempo per essere risolti, e che hanno portato a esaurire il budget a disposizione. Con uno sforzo economico ulteriore la Fondazione Cariverona ha finanziato l’acquisto degli arredi per la scuola di musica, adesso restano solo da trovare i soldi per completare il salone. Teatro, in passato, di interessanti conferenze e coinvolgenti concerti. Uno spazio per la città, le associazioni, i soggetti che animano la vita culturale, che manca e di cui si sente la necessità.

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