Aule gelide al Follador gli studenti tornano a casa

Un guasto all’impianto di riscaldamento lascia l’istituto al freddo, in aula 13 gradi La riparazione a carico della Provincia: «Intervento complesso e particolare»

AGORDO. Troppo freddo per fare lezione: a metà mattina gli studenti del Follador tornano a casa per ordine del dirigente scolastico. L’istituto è al freddo da qualche giorno ma il gelo, almeno fino a sabato, era stato sopportabile. Dopo la chiusura domenicale, però, la situazione si è fatta insostenibile.

«C’è stato un problema all’impianto di riscaldamento» spiega Michele Di Tommaso, dirigente dell’istituto, «i macchinari sono ad alta efficienza energetica ma sono anche molto complessi, i nostri tecnici non hanno modo di intervenire per le riparazioni. Abbiamo quindi contattato la Provincia, speriamo di risolvere al più presto il problema». Un disagio per studenti e insegnanti che va avanti da qualche giorno. Già sabato la scuola era particolarmente fredda ma la situazione era sopportabile, soprattutto ai piani superiori, dove il freddo si sentiva meno. Dopo una domenica di totale chiusura, però, il freddo pungente ha preso il posto di ogni tepore: all’interno della scuola il termometro misurava 13 gradi. Impossibile fare lezione, tantomeno apprendere qualcosa. Il dirigente scolastico ha annunciato durante un’assemblea che le lezioni erano sospese e i circa 350 studenti dell’istituto potevano tornare a casa.

Oggi si dovrebbe tornare alla normale routine, sperando che l’intervento di ieri pomeriggio abbia risolto il problema. Le prime avvisaglie che qualcosa non andava, però erano nell’aria da giorni. «Le prime segnalazioni sono partite a fine novembre» spiega De Tommaso, «ci sono state alcune manutenzioni ma c’è un problema all’impianto, che è molto complesso. Inizialmente erano rimaste al freddo alcune aree dell’edificio e il disagio non aveva interessato le aule. Sabato però il freddo si è presentato anche nelle classi».

Non è stato un problema di approvvigionamento energetico. Anzi, l’impianto di riscaldamento del Follador consente di sopperire ad eventuali guasti e dovrebbe garantire sempre l’erogazione di calore. Ma non è andata così. Un impianto praticamente nuovo, quello del Follador, e soprattutto all’avanguardia. Geosonde, pompe di calore, caldaie a metano, sensori nelle classi per il ricambio d’aria. «È un sistema computerizzato» spiega Ezio Lise, consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica, «non è semplice reperire i ricambi. Non appena abbiamo ricevuto la segnalazione l’abbiamo inoltrata ai tecnici specializzati che si occupano dell’impianto ma è un intervento particolare e complesso. Speriamo di poterlo risolvere nel giro di qualche giorno».

Un “battesimo del freddo” per il dirigente scolastico che è arrivato al Follador da un paio di mesi. A metà mattinata ha dovuto decidere cosa fare: continuare le lezioni al freddo, tra le proteste degli studenti, o mandare tutti a casa. Ha scelto la seconda via, sperando che oggi le lezioni riprendano normalmente.

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