Aumenta la tariffa rifiuti è polemica in aula a Ponte
PONTE NELLE ALPI. Tariffa sui rifiuti: la previsione di aumento medio per il 2018 è del 3,41% per le utenze domestiche e del 3,5% per quelle non domestiche. Tari e piano finanziario redatto dalla Ponte Servizi sono stati oggetti del consiglio comunale che si è tenuto ieri sera. Argomenti che hanno sollevato le critiche, e quindi il voto contrario, della minoranza guidata da Daiana Broi.
«Il costo complessivo della gestione dei rifiuti, per il 2018, è stimato in poco più di un milione, precisamente 1.008.587 euro», ha spiegato Andrea Pontello, assessore al bilancio. «L’importo deve essere coperto al 100% dalle voci della Tari. Per questo, con effetto dal primo gennaio di quest’anno, vi è la previsione di un aumento sia per le tariffe domestiche che per le non domestiche».
«Dal 2007 a oggi, con una variazione di 60-70 mila euro, il bilancio della Ponte Servizi è più o meno lo stesso. Perché allora sono stati accumulati i debiti che tutti conoscono? », ha contestato la Broi. «Faccio poi presente che dati Arpav 2016 parlano di costi a tonnellata che per Ponte sono incomprensibilmente superiori a Comuni con standard turistici molto elevati. Gli errori di valutazione in merito alla gestione della Ponte Servizi, dal 2008 ad oggi, sono ricaduti sulle tasche dei cittadini».
Pontello ha ricordato che quello in discussione ieri non era il bilancio della Srl, ma il piano finanziario. «Si tratta di due documenti distinti», ha precisato. «L’analisi comparativa dell’Ispra, istituto sottoposto alla vigilanza del ministero dell’Ambiente, mostra che il costo pro capite annuo medio della Ponte Servizi, per il 2018, è di 120,86 euro», ha aggiunto con Ezio Orzes, assessore all’ambiente. «Siamo al di sotto della media regionale, per cui il costo è di 140,07 euro, e di quella nazionale, con 218, 31 euro (dati 2016)».
Monica Camuffo, che alla fine ha espresso il proprio foto favorevole, ha chiesto di intervenire sulla gestione della quota variabile della Tari: «Una finta variabile», ha precisato, «in quanto le famiglie con più di quattro componenti che per il secco fanno in media due svuotamenti all’anno si trovano comunque a pagare una quota corrispondente a quattro svuotamenti. È necessario pensare a soluzioni, anche per premiare i nuclei che si impegnano nella differenziata».
Una proposta ben accolta da Orzes, che ha assicurato che il Comune sta già lavorando in questa direzione. Oggetto di discussione durante la seduta – che ha visto la speciale partecipazione dei bambini del Circolo Astra, che hanno così potuto toccare con mano il funzionamento del Comune – anche le tempistiche di convocazione dei consigli.
«Non è possibile avere preavvisi di pochi giorni, che con fatica si conciliano con gli impegni lavorativi», ha detto la Broi.
Martina Reolon
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi